Alcoa, un anticipo di autunno caldo

Una giornata all’insegna di alta tensione, scontri e feriti. Questo il bilancio della manifestazione inscenata ieri mattina da circa 500 lavoratori sardi dell’Alcoa davanti all’ingresso del Ministero dello Sviluppo economico, dove si stava svolgendo il vertice straordinario sul futuro dello stabilimento. Ai lanci di bombe carta e petardi, le forze dell’ordine hanno risposto con cariche di alleggerimento. Qualcuno hanno tentato un’aggressione al responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, giunto per solidarizzare con i lavoratori. 

«Non ci preoccupa la manifestazione. Ci preoccupa tutto il problema dell’Alcoa» dichiara il ministro del lavoro, Elsa Fornero. «Siamo vicini ai lavoratori e ci sentiamo di spiegare loro lo sforzo che il governo sta facendo. Questo - aggiunge il ministro - è uno sforzo per cercare di tenere in piedi quei posti di lavoro, che devono essere, però, sostenibili economicamente»

Intanto, secondo quanto riferito da fonti sindacali, Alcoa Italia ha confermato che proseguirà la procedura di chiusura degli impianti, prevista per la fine dell’anno.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:18