La fuga degli elettori dal Pdl

Continua la lenta ripresa di Mario Monti nella considerazione dell'opinione pubblica. Nell'ultimo sondaggio realizzato da Spincon.it per L'Opinione. Il job approval del governo resta ancora molto basso (34,9%) e invariato rispetto alla settimana, ma il dato personale del premier sale invece al 37,2% (+0,6%). Positivo, sia per il presidente del consiglio sia per l'esecutivo nel suo complesso, il trend del differenziale tra chi esprime un giudizio "molto positivo" e chi ne esprime uno "molto negativo" (quello che il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce "approval index"). Il governo passa dal -30,1% al -27,3% (+2,8% rispetto alla scorsa settimana), mentre il premier guadagna il 2,9% salendo dal -24,8% al -21,9%. Dati, quelli relativi a Monti e al suo governo, ancora molto negativi, ma che confermano un leggerissimo miglioramento.

 Scomponendo il risultato in base all'orientamento di voto, questo miglioramento nel job approval  è soprattutto merito dell'elettorato "centrista", tra cui Monti guadagna circa il 10% (per arrivare al 55,6%). La posizione del premier migliora anche tra gli elettori di centrosinistra (58,9%; +0,6%), ma peggiora tra quelli di centrodestra (16,3%; -1,2%). Soltanto un cittadino su cento, tra quelli che nel 2009 hanno votato per Pdl o Lega Nord, ha un giudizio "molto positivo" sull'operato del premier, mentre tra gli elettori di centrosinistra questo numero si decuplica.

Passando dal giudizio sul governo alle intenzioni di voto, il sondaggio di Spincon.it continua a dipingere un quadro molto frammentato dello scenario politico italiano. Anche questa settimana, la variazione più macroscopica riguarda la performance del Movimento 5 Stelle fondato da Beppe Grillo, che supera di slancio il "muro" del 15%, attestandosi su uno strabiliante (chi se lo aspettava appena qualche mese fa?) 15,6%, con un crescita dell'1,9% rispetto all'ultima rilevazione. 

Sempre molto basso, invece, il dato del Pdl. Il Popolo della Libertà raccoglie il 19,1% dei consensi, in leggerissima crescita rispetto alla scorsa settimana (+0,3%), ma sempre intorno alla metà esatta dei voti conquistati alle elezioni politiche del 2008. Stabile (e più in forma rispetto ai numeri registrati da altri istituti di ricerca) la Lega Nord, che si ferma al 6,7%. Con la modesta ripresa del Pdl, arriva invece una leggera frenata per La Destra di Francesco Storace, che raccoglie un solido 3,9% ma perde lo 0,4% rispetto alla scorsa settimana. Stabile, all'1,1%, Grande Sud di Gianfranco Micciché. Una coalizione di centrodestra comprendente questi quattro partiti, secondo Spincon.it si fermerebbe al 30,8%. Molto meno di quanto raccolto dal solo Pdl nel 2008.

Le cose non vanno benissimo neppure tra le formazioni che compongono il cosiddetto Terzo Polo. L'Udc resta stabile al 5,8%. Ma, se l'Alleanza per l'Italia di Francesco Rutelli torna a dare qualche segno di vita (0,6%; +0,3%), l'Mpa di Raffaele Lombardo perde lo 0,2% (e viene raggiunta da Api allo 0,6%) e, soprattutto, Futuro e Libertà non sembra dare cenni di ripresa. Fli perde un altro 0,7% e precipita al 2,3%: il peggiore dato registrato negli ultimi mesi da Spincon.it per il partito di Gianfranco Fini.

Più variegata la situazione nel centrosinistra. Il Pd guadagna lo 0,3% rispetto alla scorsa settimana, arriva al 26,4% e si conferma nettamente come il primo partito italiano per consistenza elettorale. Discreta anche la performance del Partito socialista, che sale anch'esso di 3 punti decimali e raggiunge quota 1%.  Continua, invece, l'emorragia di voti per l'Italia dei Valori e per Sinistra Ecologia e Libertà, le due formazioni del centrosinistra più colpite dalla "fuga" di elettori verso il Movimento 5 Stelle. L'Idv perde un altro 0,1% e scende al 3,8% (in questo caso si tratta di un dato molto inferiore a quello rilevato da altri sondaggisti), mentre Sel perde lo 0,5% e si ferma al 5,3%. In calo sensibile anche i Verdi (il nome per esteso sarebbe "Ecologisti, Reti civiche e Verdi europei"), che scendono all'1,4% (-0,8%). Da segnalare, poi, i Radicali italiani, che perdono lo 0,4% per arrivare al 2,2% e la Federazione della sinistra (l'alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani), che invece guadagnano lo 0,5% e salgono al 2,4%.

Un'attenzione particolare, infine, Spincon.it l'ha voluta riservare al flusso elettorale in uscita dal Pdl. Il partito fondato da Silvio Berlusconi ha praticamente dimezzato i propri consensi nel paese dal 2008 ad oggi. Ma dove sono "scappati" gli elettori del Pdl? A fronte di qualche "nuovo acquisto" (pochi, per la verità"), soltanto il 40,4% gli elettori che avevano scelto il Pdl alle elezioni europee del 2009 oggi sceglierebbero di confermare il proprio voto. E se il 12,7% e il 15,5% si rifugiano, rispettivamente, nell'area degli "indecisi" e del "non voto", i partiti che maggiormente beneficiano della "fuga" sono, in ordine crescente: Lega Nord (2%), Fli (2,4%), La Destra (6,5%) e il Movimento 5 Stelle (13,1%).

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:38