![Confindustria: chi farà da vice a Squinzi?](/media/1411018/08i.jpg)
Stanno entrando nel vivo le manovre per la composizione della
squadra di vicepresidenti di Giorgio Squinzi, designato a succedere
ad Emma Marcegaglia alla guida della Confindustria. C'è tempo fino
al 19 aprile, quando il patron della Mapei dovrà presentarsi
nuovamente di fronte alla giunta di viale dell'Astronomia per
l'approvazione di squadra e programma del suo mandato. Dopo
l'incontro di dieci giorni fa con Alberto Bombassei, il candidato
uscito sconfitto dalla corsa per la presidenza di Confindustria che
ha appena dato vita alla sua corrente interna "Imprese al centro",
Squinzi ha incassato il primo no, che potrebbe avere un peso
importante nel mandato del neo-numero uno degli industriali
italiani.
Rifiuto che è arrivato dal Veneto, regione chiave che ha
appoggiato Bombassei e a cui Squinzi cerca di dare rappresentanza
per riuscire a ricomporre le divisioni all'interno
dell'associazione degli imprenditori. Che sono importanti, come
appunto espresso dall'assemblea durante le elezioni nelle quali la
vittoria del patron di Mapei è arrivata sul filo di lana. «Pur
onorato per il riferimento alla mia persona per un possibile
incarico come vicepresidente di Confindustria, non sono disponibile
ad assumere tale incarico», ha fatto sapere nei giorni scorsi il
presidente di Unindustra Treviso, Alessandro Vardanega.
«La motivazione va ricondotta all'impegno già assunto nei mesi
scorsi, con il consiglio direttivo e gli associati di Unindustria
Treviso, di mettermi a disposizione per un ulteriore biennio alla
Presidenza dell'Associazione», ha aggiunto l'industriale,
smentendo così le indiscrezioni su una sua disponibilità a
ricevere una delle deleghe nella squadra di Squinzi. «Sento il
dovere - ha concluso il trevigiano - di onorare questo impegno, in
un periodo di congiuntura difficile, laddove naturalmente
l'assemblea dei soci di Unindustria voglia confermarmi la sua
fiducia».
Oltre a Vardanega, nel totonomine delle vicepresidenze nordestine
è finito anche Andrea Bolla, numero uno della potentissima
Confindustria Verona, molto vicino alla cordata uscita sconfitta
dalle urne, che assieme ad Andrea Tomat, presidente di
Confindustria Veneto e altro "bombasseiano" doc, ha partecipato a
Milano la scorsa settimana alla nascita di "Imprese al centro". Che
a questo punto venderà carissima la pelle a Squinzi, il cui mandato
sembra essere partito con qualche falla di troppo. Squinzi, se
dovesse ricevere un due di picche anche da Bolla, potrebbe quindi
decidere di dare carta bianca agli industriali veneti sulla nomina
del vicepresidente.
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:50