Il cammino dell’Italia verso l’alfabetizzazione digitale

Si è svolto lunedì 18 marzo, presso Palazzo Montecitorio, l’evento istituzionale “Ab...d. Il cammino dell’Italia verso l’alfabetizzazione digitale”, incentrato sulle dinamiche tecnologiche attuali e sulla necessità di un confronto con le imprese strategiche del nostro Paese, fondamentali anche come driver della digitalizzazione sia tra i cittadini sia nelle stesse imprese. Una visione imprenditoriale e innovativa che merita di essere analizzata secondo i criteri pragmatici degli strumenti digitali e il loro stretto rapporto con le comunità locali, anche per divenire perfetti driver di competenze per le rispettive utenze. I lavori sono stati aperti da Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei deputati; da Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri e da Marco Osnato, presidente della VI Commissione (Finanze). Successivamente sono intervenuti Mario Nobile, direttore generale AgId; Francesco Soro, direttore generale dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; Alessandro Moricca, amministratore unico PagoPA Spa.; Francesco Baldoni, direttore generale per la digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager; Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni; Carlo De Masi, presidente nazionale Adiconsum; Antonella Minieri, presidente Mida Academy; Romina Nicoletti, ceo & founder M.Ro Business Cooperation and Innovation Center; Andrea Volponi, responsabile governance digitale e dati di Ferrovie dello Stato italiane S.p.a; Stefano Ciurli, head of Global Services del Gruppo Enel e Mirko Mischiatti, digital technology & operation di Poste italiane, moderati da Maurizio Pimpinella, presidente della Fondazione italian digital hub.

La digitalizzazione dei processi aziendali è una sfida che le imprese devono affrontare se vogliono garantire ai loro clienti non solo servizi di qualità, ma anche prodotti e offerte personalizzate, in grado di soddisfarne appieno le esigenze. L’intervento di Romina Nicoletti, ceo & founder di M.Ro Business Cooperation and Innovation Center, ha consentito di comprendere l’importanza della digitalizzazione per l’internazionalizzazione e la promozione del Made in Italy.

“Le tecnologie digitali sono fondamentali per migliorare l’efficienza produttiva, ottimizzare la logistica e garantire la tracciabilità e la qualità dei prodotti italiani. Attraverso la digitalizzazione, le aziende italiane possono raggiungere mercati globali in modo più efficace, utilizzando strumenti come e-commerce, piattaforme digitali di marketing e social media per promuovere i loro prodotti. Inoltre, la trasformazione digitale consente una maggiore personalizzazione dei prodotti per adattarsi alle esigenze dei diversi mercati internazionali. Senza una presenza digitale forte, le aziende italiane rischiano di perdere opportunità di crescita e di competitività sul mercato globale. Ed è ora, dopo gli strabilianti numeri di Amazon – si stima che nel 2020, le vendite di terze parti sul suo marketplace abbiano superato i 300 miliardi di dollari, con 60 milioni di prodotti tutti italiani – che l’Italia e l’Europa affrontino la questione dello sviluppo di un marketplace digitale condiviso come alternativa al colosso americano. Un nuovo marketplace tutto europeo potrebbe garantire maggiore tutela dei dati, governance trasparente e diversità di prodotti. Inoltre, favorirebbe l’economia circolare e l’accesso ai mercati internazionali per le imprese europee, promuovendo la conformità normativa e la sovranità digitale”, ha ribadito durante i lavori Romina Nicoletti, che per il secondo anno consecutivo aprirà alle aziende italiane il mercato nordamericano con l’allestimento del format “Italian Delegation Made In Italy”, nel Padiglione dedicato tutto all’Italia, durante il Florida International Trade & Cultural Expo (Fitce), che si terrà a Fort Lauderdale in ottobre 2024 e dove l’Italia sarà presente insieme a altre 70 nazioni e circa 2000 visitatori.

Altra tematica centrale affrontata durante i lavori è quella dell’Intelligenza artificiale (Ia) che non deve essere trattata con superficialità o timore, ma concepita come ulteriore e dinamico strumento al servizio delle comunità e delle imprese, accelerando quel processo di alfabetizzazione digitale per cui imprese e istituzioni devono impegnarsi nel formare meglio il personale, senza avallare ipotesi di sostituzione dell’essere umano nei processi produttivi delle imprese italiane.

Aggiornato il 22 marzo 2024 alle ore 12:45