La radiazione ultraterrestre è costituita da particelle animate da energia potentissima in prevalenza con carica positiva misurabile a milioni di elettronvolt. È stato il genio di Georges Lakhovsky ad indicarci che la cellula umana è un perfetto apparecchio ricevente le radiazioni cosmiche, sotto l’azione delle quali oscilla, in armonia, con le vibrazioni delle altre cellule del corpo, e con quelle degli altri elementi dell’universo. Se l’oscillazione si altera, il corpo si ammala. Se cessa, subentra la morte. “La vita – scrive il polacco Lakhovsky – è nata dalla radiazione, è mantenuta dalla radiazione, ed è soppressa da qualsiasi accidente che provochi lo squilibrio oscillatorio, specialmente per mezzo delle radiazioni di alcuni microbi che annullano quelle delle cellule più deboli. I nostri organismi sono formati da cellule composte di protoplasma, contenente diverse materie: minerali e acidi, come il ferro, il cloro, il fosforo e così via. A causa della combinazione di questi elementi, le cellule vengono influenzate dalle onde esterne, e vibrano a loro volta in maniera permanente ad altissima frequenza, probabilmente più elevata di quella dei raggi X e di tutte le radiazioni finora conosciute e misurate”.
La persistenza delle radiazioni emesse in vita continua ad agitarsi anche non essendo più viventi gli organismi, come flutti nel mare dell’universo. Tale era la teoria di Lakhovsky, chiamata “universione”, termine con cui ha indicato le forze cosmiche che agiscono sugli esseri “accompagnate da corpuscoli elettrici elementari, ovvero ioni, onde”. Lo stesso pensiero umano non è che una manifestazione vibratoria che si propaga nell’universo con la velocità superiore a quella della luce. Tutto viene registrato nell’ universione che è un risuonatore del cosmo, degli astri, dei nostri movimenti di viventi, delle nostre voci, pensieri ed azioni. Ne La scienza e la felicità George Lakhovsky scrive che “mentre i corpi si disgregano, gli esseri muoiono e le specie si trasformano, la vibrazione, padrona del mondo, si succede incessantemente nelle generazioni nuove come la fenice che rinasce dalle proprie ceneri e come la fiaccola che gli antichi atleti si passavano di mano in mano”.
Anche in cenere, gli organismi emettono radiazioni sostanzialmente uguali a quelle di quando eravamo viventi. Esistiamo quindi in un “non tempo” in cui è possibile conoscere non soltanto il presente ma anche il passato, grazie a quanto di esso ci rimane nell’universione in quanto si emettono e captano le onde residue. Il futuro è sia il futuro fisico, che riguarda gli eventi retti da leggi fisiche– chimiche, come, ad esempio, i fenomeni atmosferici o i terremoti eccetera, sia il futuro “libero” che riguarda gli eventi che dipendono dalla volontà libera degli esseri ed organismi viventi. Il futuro libero è percepibile nel nostro “non – tempo” in quanto sono captabili le intenzioni e le disposizioni d’animo dell’essere ed organismo vivente o ciò che esso si propone di fare.
Noi in sostanza non prevediamo ma possiamo scoprire quanto già esiste nel pensiero altrui, ovvero di un essere ed organismo vivente. In questo senso il tempo e lo spazio non esistono, esiste piuttosto la quarta dimensione che è presente, come presenti sono il passato ed il futuro. Le frequenze e le vibrazioni seguono criteri diversissimi ed universali cui noi accediamo non solo affrancandocene ed attingendo a un livello intuitivo e percettivo – il cosiddetto sesto senso – che è in noi ma che non abbiamo sviluppato, pur esistente dentro ogni essere ed organismo vivente. Non Dio ma l’energia, la frequenza e le vibrazioni sono utili per comprendere noi stessi e l’universo, l’universione di George Lakhovsky. La comprensione di ciò è in fieri.
Nella sua Autobiografia scientifica il tedesco Max Planck padre della fisica quantistica, agli inizi del novecento del secolo scorso, a proposito delle “regole” dell’energia, fu chiaro nell’affermare che: “una nuova verità scientifica non trionfa convincendo e facendo vedere la luce agli oppositori, ma piuttosto perché questi alla fine muoiono, e a essi succede una nuova generazione, che ne ha acquistata la familiarità”. Le radiazioni emanate dagli esseri viventi – piante, animali, cristalli, umani – che ci circondano vicini e lontani sono rilevabili. Tutti gli organi, i sistemi e le parti del corpo umano emettono radiazioni proprie, le quali si modificano se varia lo stato di salute. Da ciò consegue che, misurando le onde emesse, si può venire a conoscere le condizioni di detti organi, sistemi e parti.
Il più importante contributo nel riequilibrio cellulare, così come nell’eliminazione diretta di patogeni come virus, batteri e parassiti, viene dai trattamenti con le frequenze elettromagnetiche. Il pioniere– scopritore è stato lo statunitense Royal Raymond Rife, che negli anni trenta ha dedicato la propria vita a cercare e trovare il collegamento tra il cancro e l’energia elettromagnetica. La più importante scoperta di Rife è stata che ogni organismo ha la propria specifica frequenza di risonanza, definita da Rife “mortal oscillatory rate” – Mor –. Con una coltura di batteri viventi sotto il microscopio, Rife accendeva un generatore di frequenze – il Rife beam ray – che creava un campo elettromagnetico sintonizzato sulla frequenza Mor dei batteri ed in pochi secondi di emissione della giusta frequenza tutti i batteri istantaneamente cessavano di muoversi e morivano. Rife poteva distruggere batteri comuni, guarire infezioni croniche e molto altro distruggendo le cause microbiche coinvolte nella malattia, usando il semplice principio della risonanza frequenziale. Numerosissimi altri studi sono stati portati avanti successivamente, in tal senso ad esempio la olandese Hulda Regehr Clark ha individuato le frequenze specifiche di numerosi patogeni ed elementi tossici inventando e costruendo diversi apparecchi come lo Zapper, il Syncrometer, e un generatore di frequenze.
Somministrando frequenze elettromagnetiche si riequilibra il nostro sistema vibrazionale e quello di ciascun organismo vivente. Il principio alla base è sempre lo stesso ovvero le interazioni energetiche che intercorrono a tutti i livelli della vita, dal microcosmo al macrocosmo le quali producono interferenze continue negli esseri viventi. Noi tutti noviamo in un oceano di radiazioni che non percepiamo, sono effluvi invisibili che emanano da ogni cosa. Siamo antenne che captano ed emettono. Dobbiamo diventare cercatori e scopritori delle nostre vibrazioni, per riuscire ad utilizzarle a nostro vantaggio.
Aggiornato il 04 luglio 2023 alle ore 11:07