ChatGpt diventa assistente personale

L’Intelligenza artificiale può contare su potenzialità illimitate. ChatGpt, il software di tendenza tecnologica del momento, ora può navigare in tempo reale nel web, accedere a informazioni aggiornate e interagire non solo attraverso le risposte ma anche con azioni, come un assistente personale e facendo le veci dell’utente. Una recente ricerca della Pennsylvania University ha evidenziato che circa l’80 per cento della forza lavoro statunitense potrebbe avere almeno il 10 per cento delle proprie attività lavorative influenzate da ChatGpt, o da software generativi pre-addestrati. La novità arriva dai plugin, delle estensioni delle sue funzioni, lanciate della società proprietaria OpenAi. Sono per ora valide nella versione Plus a pagamento e per un piccolo gruppo di utenti che hanno avuto accesso tramite una lista di attesa. ChatGpt potrà dunque pescare da dati freschi e non limitarsi al pacchetto di informazioni del 2021 utilizzato durante l’addestramento iniziale. I dodici plugin disponibili per raccogliere informazioni da siti esterni sono quelli di Expedia, FiscalNote, Instacart, Kayak, Klarna, Milo, OpenTable, Shopify, Slack, Speak, Wolfram e Zapier.

In un video a corredo dell’annuncio OpenAi mostra, ad esempio, la richiesta di un utente che di sabato vuole mangiare in un ristorante vegano a San Franciso, mentre per la domenica chiede una ricetta con ingredienti semplici da ordinare. ChatGpt compie tutte queste richieste interrogando i siti per i quali sono installati i plugin, calcolando le calorie usando e creando un link presso Instacart con tutti gli alimenti già inseriti nel carrello. Una comodità che avvicina il software ad un assistente personale che fa le veci dell’utente, che solleva qualche preoccupazione se si pensa a tutte le cose che il software potrà fare quando i portali compatibili saranno molti di più e non solo 12 come in questa fase di test.

 

Aggiornato il 27 marzo 2023 alle ore 17:16