Il prefetto Bruno Frattasi, nominato ieri nuovo direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza, ritiene quella degli hacker russi “una delle prime minacce che incombono. Anche se sembra che il nostro Paese non abbia riportato gravi danni dai recenti attacchi di questo tipo. Io vedo l’Agenzia come un organismo che non solo deve difendere da atti ostili l’Italia e le sue infrastrutture strategiche rafforzandone la resilienza. Ma anche come una struttura che deve accompagnare e guidare il Paese e le sue insegne istituzionali, amministrative, economiche verso una piena digitalizzazione dei servizi e verso un orizzonte di post-modernità”.
Frattasi, in un’intervista al Messaggero, ringrazia per la fiducia “la presidente Giorgia Meloni, il sottosegretario Alfredo Mantovano e tutti i ministeri a capo delle amministrazioni che fanno parte del sistema della cybersicurezza”. Il prefetto è convinto che l’Agenzia abbia “al suo interno grandi competenze e la mia prima cura sarà valorizzarle appieno. “L’Agenzia – spiega Frattasi – dovrà essere completata nei suoi organici. Quindi che ci sono centinaia di assunzioni da fare e questa sarà un’altra delle mie priorità. Avremo svariati fronti su cui agire. Penso, per esempio, al contrasto alla criminalità organizzata nazionale e transnazionale che ovviamente sfrutta il cyberspazio, il cosiddetto quinto dominio, per i suoi affari”.
Aggiornato il 10 marzo 2023 alle ore 17:19