“A volte i sogni si avverano, sei hai il coraggio e la forza di non mollare. Come io non ho mollato, anche se è stata davvero dura. Ma sono qui, davanti a questi colori che amo e che mi fanno sentire immortale”. Questo è un passaggio tratto da “Quanto dura un attimo” l’autobiografia di Paolo Rossi scritta con Federica Cappelletti (Mondadori). Quel Paolo Rossi scomparso nel 2020 ma con il quale è possibile correre fianco a fianco, mentre esulta dopo aver trafitto Harald Schumacher. Già, basta poco per tornare all’11 luglio 1982, giorno di Italia-Germania Ovest 3-1. Un momento magico – la conquista del terzo Mondiale di calcio da parte degli Azzurri – che è possibile rivivere per merito di VR4Football, progetto firmato Noema Digital. Grazie alla Realtà virtuale, ci troveremo in tribuna con accanto il presidente della Repubblica, Sandro Pertini e il re Juan Carlos. Oppure negli spogliatoi, insieme a Dino Zoff e Gabriele Oriali, sfidando gli sguardi di Bernd Förster e Uli Stielike.
La bellezza di questo lavoro sta a monte: la ricerca storiografica, la ricostruzione e l’animazione in 3D capaci di ricreare luoghi e atmosfere. Il tutto in una full immersion a 360 gradi. Ovvero: rivivere il passato con la tecnologia del futuro. Fabio Valeri, chief delivery officer di Noema Digital e Project Manager, spiega: “Fin da subito avevamo chiaro che, per rendere totalmente immersiva l’esperienza, dovevamo essere molto realistici. Quindi abbiamo scelto un linguaggio cinematografico, che ci ha consentito di suscitare nell’utente emozioni potenti. Ad esempio, la narrazione inizia fuori dallo stadio insieme ai tifosi, poi passa all’ingresso in campo dei giocatori (ricreati in 3D) e poi l’inno nazionale. È un crescendo emotivo che porta alle singole azioni”.
Fondamentale è pure l’interazione con lo spazio. In tal senso, grazie ai sistemi di sviluppo avanzati utilizzati dal Software Engineer finlandese, Tero Korpela, chi ha l’opportunità di indossare il visore può muoversi e cominciare a correre insieme ai giocatori, perché l’esperienza offre i sei gradi di libertà di azione. Senza dimenticare i dettagli: la radiolina sugli spalti, le reazioni dei tifosi, gli striscioni, i cartelloni pubblicitari, lo stadio Santiago Bernabéu dell’epoca. Tutto ciò in presa diretta, dopo la ricerca approfondita di Giuliano Valeri, experience supervisor.
Infine, l’apporto di Amanda Moreno Merida, animation leader, con lo studio e l’analisi di tutto il materiale di archivio al momento presente. A tal proposito, Noema Digita spiega: “Per realizzare le animazioni siamo riusciti a ricostruire perfettamente ogni azione, partendo dai protagonisti e coinvolgendo poi anche gli altri calciatori, ricreando così una perfetta replica di ciò che accadde in quella finale. VR4F per questo progetto si è avvalsa della partnership tecnologica di Emozionella, azienda spagnola specializzata nella Virtual Reality”.
A questo punto non resta che vedere una ampia divulgazione di questo lavoro, soprattutto in appuntamenti ad hoc. Dopotutto, l’11 luglio 2022 il successo dei Mondiali di Spagna festeggerà le 40 candeline. E sarebbe bello ricordare tale data con degli eventi. Per chi c’era, per chi non c’è più, per chi non era nato. E per Paolo Rossi, un ragazzo come noi, eroe di quella avventura.
Aggiornato il 13 giugno 2022 alle ore 13:49