Le nanotecnologie, la Difesa e le nuove prospettive della ricerca

Le nanotecnologie stanno mutando il mondo della Difesa e delle istituzioni militari. L’adozione di soluzioni tecnologiche per la Difesa sembra essere una scelta imprescindibile dell’evoluzione richiesta nei prossimi anni. Affianco alla tecnologia nei suoi aspetti più conosciuti e dibattuti, vi è l’affermazione di nuove forme di innovazione, caratterizzate dall’uso della robotica e delle nanotecnologie. Le società innovative e le startup legate a tale settore stanno evidenziando e promuovendo le infinite opportunità settoriali, le possibilità offerte dall’applicazione della robotica e delle nanotecnologie in campo militare, cominciando dalle strategie di policy che sottendono all’adozione di nuove forme di innovazione anche nelle forze armate dei principali Paesi, per poi approfondire un percorso che individui dapprima su quali aspetti concentrare il focus dell’applicazione di tecnologie avanzate alla Difesa e finendo per rivedere completamente il settore.

Queste spinte evolutive determinano nuovi spunti per l’introduzione di strumenti avanzati come risorse spendibili in maniera rapida ed efficace da parte dei soldati per differenti operazioni. Qualche anno fa, la Commissione europea evidenziò la vasta gamma di applicazione dei progetti di ricerca che variavano dalle armi contemporanee prive di metallo a missili di dimensioni estremamente ridotti fino a soluzioni che prevedono impianti nel cervello umano e l’uso delle nanoparticelle quali vettori di agenti biologici per scopi bellici o civili, si pensi all’agricoltura. Gli esperti suggeriscono di tracciare nel quadro della ricerca sulle nanotecnologie una chiara linea di divisione tra utilizzo civile e militare, sottoscrivendo accordi internazionali e concentrando l’attenzione sull’utilizzo positivo di tali innovazioni, per il benessere della collettività e per il rafforzamento delle capacità della Difesa a scopo di ricerca e protezione. Anche l’Italia vanta eccellenze in tale ambito. Il trattamento anticorrosivo elaborato dalla società italiana “4ward360” permette di proteggere i sistemi della Difesa con un trattamento nano-biossido di silicio in grado di resistere alle temperature più estreme e di proteggere la superficie dalla corrosione, riducendo anche l’accumulo di sporcizia e rendendola più facile da pulire.

Recentemente, la fondatrice di 4ward 360, l’innovativa imprenditrice Sabrina Zuccalà, premiata come eccellenza italiana, ha approfondito la tematica in un’intervista rilasciata a Radio Radicale, in occasione di una lazione del Master universitario in cooperazione internazionale per la tutela della persona ed intelligence nazionale dell’Università degli Studi eCampus. Le nanotecnologie sono il settore in cui si ritiene che avrà luogo la prossima fondamentale rivoluzione tecnologica, in quanto consentono di manipolare la materia a livello di componenti fondamentali. Su scala nanometrica si applicano infatti le leggi della meccanica quantistica, la gravità perde importanza e aumenta invece quella delle forze che agiscono tra le unità fondamentali, molecole e atomi. Una rivoluzione per l’intero processo economico internazionale che permetterà l’esplodere di infinite potenzialità e la crescita di numerose startup innovative.

Aggiornato il 02 novembre 2021 alle ore 12:15