Colonizzare Marte: si può fare

Colonizzare Marte è un sogno che potrebbe diventare realtà. Da anni, intorno al Pianeta Rosso si è concentrata l’attenzione delle principali agenzie spaziali, intente proprio a creare insediamenti umani nello spazio. In occasione dell’ultima convention della “Mars Society”, alla quale era presente Elon Musk di Space X, lo studio di architettura americano Abiboo ha presentato il progetto “Nüwa”, la prima capitale marziana, in grado di ospitare un milione di persone. Si tratta di un agglomerato strutturato in 5 nuclei abitativi verticali collocati lungo il pendio di una delle scogliere marziane con abbondante accesso all’acqua, a Tempe Mensa, nella parte centro settentrionale del pianeta rosso. La scelta verticale delle costruzioni è stata dettata anche da esigenze materiali, dato che su Marte la pressione atmosferica rischierebbe di far esplodere le abitazioni.

Il nome, Nüwa, non è stato casuale, ma è stato utilizzato per rendere onore alla dea che, secondo la mitologia cinese, creò l’umanità dall’argilla. Le persone vivranno all’interno di macro-edifici inseriti nella roccia e saranno protetti da meteoriti e radiazioni, pur avendo accesso alla luce solare indiretta. Questi macro-edifici sono stati progettati come luoghi modulari – ovvero realizzabili in tempi rapidi e facilmente replicabili – al cui interno verranno realizzati elementi lavorativi e residenziali, ovviamente collegati tra di loro grazie ad una rete di tunnel 3D studiata nei minimi dettagli.

La sostenibilità è al centro del design di Nüwa. Per essere autosufficiente, un insediamento su Marte deve essere in grado di ottenere tutte le risorse localmente. Dopo una breve fase iniziale, basata su investimenti di capitale e forniture inviate dalla Terra, il sistema dovrebbe essere in grado di sostenere la sua crescita solo con risorse locali, tramite la coltivazione vegetale sperimentale, trasformando l’anidride carbonica in ossigeno e rendendo l’acqua potabile. Il tutto avverrà nel punto più alto della scogliera, la Mesa, dove saranno costruite le infrastrutture dedicate alla produzione alimentare e alla generazione di energia.

Tutti i materiali necessari per la costruzione della città saranno ottenuti dalla lavorazione del carbonio e di altri minerali presenti su Marte. Nella preparazione di questa proposta, Abiboo Studio ha lavorato per mesi insieme a più di 35 professionisti di diverse specialità per creare spazi abitativi, sociali e culturali per gli abitanti di Nüwa ed ogni criticità è stata affrontata e superata. Si tratta di un progetto ambizioso che potrebbe poi fare da numero zero per la nascita di altre città marziane nel futuro.

Per arrivare su Marte, saranno messi a disposizione dei servizi navetta, con finestre di lancio che si apriranno ogni ventisei mesi circa e dureranno da uno a tre mesi. Per i coloni, un biglietto costerà circa 300mila dollari ed includerà un viaggio di sola andata, un’unità residenziale di 25-35 metri quadrati, il pieno accesso alle strutture comuni ed a tutti i servizi di supporto vitale. Lo spostamento tra i vari nuclei abitativi avverrà grazie a veicoli elettrici pressurizzati, treni leggeri e autobus. Verranno proposti anche modelli economici, forme di governo e sistemi educativi da seguire e portare sul pianeta rosso. I lavori dovrebbero iniziare nel 2054, ma molti esperti affermano che la colonizzazione su Marte non avverrà prima del 2100. C’è ancora tempo per sognare.

Aggiornato il 29 aprile 2021 alle ore 09:19