
Le proteste sono pacifiche, ma serve il coprifuoco. Da una parte, le critiche al presidente Donald Trump per l’eccessiva mobilitazione di Marines a Los Angeles – per scopi probabilmente “politici” – e dall’altra l’ammissione che i manifestanti, o almeno alcuni di loro, sono tutt’altro che pacifici. “Sta usando la nostra città come un esperimento, per vedere fino a dove può spingersi nel violare la legge. Se sfonda qui, potrà farlo in tutto il Paese”, ha detto la sindaca di Los Angeles Karen Bass, intervistata da un gruppo di testate italiane tra cui La Repubblica. Secondo Bass, le forze federali stanno operando con modalità che minano lo Stato di diritto, generando un clima di terrore nelle comunità di migranti.
Nella giornata di ieri, lo United States immigration and customs enforcement (Ice) ha effettuato cinque blitz per arrestare immigrati irregolari. Uno di questi si è svolto davanti a una scuola frequentata dal nipote della sindaca. “Stanno provocando caos e terrore, senza motivo. Ho parlato con i familiari di alcuni sequestrati: una madre originaria del Guatemala, che cerca da giorni il marito e il figlio presi nella retata al magazzino Ambiance; una figlia che ha visto il padre portato via in manette e da allora non ha più saputo nulla. Non consentono neanche di comunicare con gli avvocati, violando la legge”, ha denunciato Bass. La sindaca ha sottolineato che molti degli arrestati non sarebbero irregolari, ma stavano adempiendo agli obblighi burocratici presso gli uffici dell’Ice per mantenere regolare il proprio status. “Così gli altri in attesa non vanno più, diventando illegali e deportabili”. Nel criticare apertamente il presidente, Bass ha ricordato: “Trump in campagna elettorale aveva promesso di deportare i criminali: come è passato dai narcos e gli assassini agli onesti padri di famiglia che lavorano nel magazzino Home Depot?”.
Sebbene la sindaca confermi che “sono in corso manifestazioni in larga parte pacifiche, per problemi politici seri creati dall’amministrazione”, non nega che vi siano stati episodi di violenza. “Ho dichiarato l’emergenza locale e imposto il coprifuoco” notturno a Los Angeles “per fermare vandalismi e saccheggi”, ha spiegato poi in conferenza stampa. Per quanto riguarda il dispiegamento militare voluto dalla Casa Bianca, Bass ha criticato le folti cifre dell’operazione: “Su oltre 2.000 mobilitati, solo 300 vengono impiegati. Fanno la guardia davanti all’edificio federale vicino al municipio e quello di Westwood. Gli altri siedono in caserma a girarsi i pollici. A cosa serve aggiungere 700 Marines a questi militari già inutili?”.
L’ondata di proteste si è estesa anche a New York e Chicago, altre due metropoli oggetto di operazioni da parte dell’Ice su mandato dell’Amministrazione Trump. Nella Grande Mela, riferisce la Cnn, centinaia di persone hanno manifestato contro le autorità migratorie. La situazione al momento rimane pacifica, senza un rilevante dispiegamento di forze dell’ordine.
Secondo quanto riportato dal Washington Post, alcuni cittadini italiani sarebbero stati arrestati a Los Angeles con l’intento di trasferirli – assieme ad altri irregolari – nella prigione militare di Guantanamo. C’è da dire che la notizia non trova al momento conferme ufficiali. Interpellato a margine dell’assemblea di Confcommercio, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiarito: “Solo un articolo di giornale. Abbiamo contatti con i responsabili della sicurezza interna ed eventualmente la questione riguarderebbe soltanto cittadini di Paesi che non sono disponibili ad accogliere i loro connazionali irregolari negli Stati Uniti”. Tajani ha inoltre assicurato la disponibilità dell’Italia a collaborare sul piano diplomatico: “L’Italia aveva risposto qualche tempo fa ad un questionario che era venuto dagli Stati Uniti, dicendo che noi siamo pronti ad accogliere i nostri concittadini irregolari, qualora ce ne fossero, con il rispetto dei diritti di queste persone e con il rispetto delle regole consolari”. Il ministro ha aggiunto che “domani ho una telefonata con Marco Rubio e affronterò anche questo tema. Noi siamo pronti a riprendere gli italiani e quindi non vedo pericoli eccessivi per eventuali italiani che siano irregolari”.
CORTE D’APPELLO FEDERALE: I DAZI RESTANO
Intanto, sul fronte economico, una corte d’appello federale ha accolto la richiesta dell’amministrazione Trump di mantenere provvisoriamente in vigore i dazi imposti dal commander-in-chief, in attesa di un riesame previsto per l’estate. La notizia, riportata dal Wall Street Journal, riguarda la sospensione di una precedente sentenza del tribunale commerciale che aveva ritenuto il presidente in eccesso di potere nell’introdurre le tariffe. La corte ha fissato l’udienza per il 31 luglio, prolungando così l’efficacia delle misure per almeno altri due mesi.
Aggiornato il 11 giugno 2025 alle ore 15:20