
Elon Musk ha preso posizione contro la nuova proposta di spesa dell’amministrazione americana di Donald Trump, approvata dalla Camera dei rappresentanti con il sostegno della maggioranza repubblicana. In un’attesissima intervista alla trasmissione Sunday Morning della Cbs – anticipata da un estratto pubblicato sulla piattaforma X – il fondatore di Tesla e SpaceX ha definito il provvedimento “una delusione” sotto il profilo del rigore fiscale. “Sono rimasto deluso nel vedere il massiccio disegno di legge sulla spesa – ha affermato Musk – perché francamente aumenta il deficit di bilancio, invece di diminuirlo, e mina il lavoro che il team DOGE sta facendo”.
Le perplessità del braccio destro, seppur cortesi, sono rivolte rivolto al presidente Donald Trump, promotore del piano noto con il nome evocativo di Big Beautiful Bill (una Grande, bella legge). Il testo, approvato ieri alla Camera, prevede quasi 3.000 miliardi di dollari di interventi, tra estensione dei tagli fiscali, riduzioni mirate della spesa e revisione degli incentivi pubblici, inclusi quelli dedicati all’elettrico e alle energie rinnovabili. Il voto al Senato è atteso nei prossimi giorni. E l’impatto che potrà avere sul quadro macroeconomico è già tangibile. Nella giornata di ieri, i rendimenti dei titoli del Tesoro Usa sono schizzati verso l’alto: il T-bond trentennale ha toccato il 5,16 per cento, massimo da ottobre 2023, mentre il decennale ha superato brevemente il 4,6 per cento. Le proiezioni indicano un incremento del disavanzo federale pari a circa 3.000 miliardi di dollari da qui al 2034.
Secondo gli analisti, le contromisure per bilanciare l’impatto sul debito sono deboli. “In un contesto di debito pubblico già elevato, è un segnale chiaro che la stabilità fiscale non è più una priorità della politica statunitense”, ha osservato Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. “Le misure compensative sono relativamente contenute rispetto alla portata dei tagli fiscali”. Nel breve periodo – ha spiegato Diodovich – il dollaro potrebbe rafforzarsi, sostenuto dalla corsa ai rendimenti, ma nel medio-lungo termine potrebbero prevalere i timori sulla sostenibilità del debito Usa, con un effetto potenzialmente negativo sulla valuta americana. Non solo: il pacchetto legislativo prevede anche la cancellazione di numerosi crediti d’imposta per l’acquisto di auto elettriche e gli investimenti nel settore green, con ripercussioni concrete per le aziende coinvolte nella transizione energetica.
Le borse hanno già iniziato a reagire: i titoli legati al settore delle rinnovabili registrano flessioni, e gli operatori temono un contraccolpo per la crescita futura. “Può darsi che una legge possa essere grande o bella – ha chiosato Musk con la Cbs – ma non so se può essere entrambe le cose. È la mia opinione personale”, ha ironizzato l’imprenditore. L’intervista completa sarà trasmessa negli Stati Uniti domenica 1° giugno, all’interno della tradizionale fascia mattutina del network.
Aggiornato il 28 maggio 2025 alle ore 13:54