Commissione Ue: “Entro il 2030, le emissioni a -54 per cento”

L’Unione europea ha deciso. Bisogna colmare diversi gap settoriali per centrare pienamente le ambizioni sul clima. La Commissione Ue evidenzia che i Paesi membri sono sempre più vicini al target del -55 per cento di emissioni nette di gas serra rispetto ai livelli del 1990, come previsto dalla Legge europea sul clima. Secondo le proiezioni aggiornate, le emissioni nette caleranno del 54 per cento entro il 2030 se saranno pienamente attuate le politiche attuali e le misure europee. I comparti regolati dal Regolamento sulla condivisione degli sforzi (Esr) – trasporti, edifici, agricoltura, piccola industria e rifiuti – vedranno una riduzione stimata del 38 per cento delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. È un netto miglioramento rispetto alle bozze, ma ancora distante dal target Ue del -40 per cento. Anche nel settore Lulucf (uso del suolo, cambiamenti d’uso e foreste) permane una certa distanza dagli obiettivi, nonostante l’impegno rafforzato di diversi Paesi.

Due terzi degli Stati membri hanno innalzato i propri obiettivi, allineandosi al vincolo europeo del 42,5 per cento entro il 2030. L’ambizione collettiva mostra ora un divario residuo di appena 1,5 punti percentuali, e se le proiezioni più ottimistiche saranno realizzate, l’Ue potrebbe superare il proprio obiettivo. I piani finali indicano un miglioramento pari a una riduzione dell’8,1 per cento dei consumi finali, ma resta un gap di 31,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per centrare il target del -11,7 per cento. La Commissione europea riconosce i progressi fatti, ma richiama gli Stati membri a trasformare le proiezioni in realtà concrete. Per centrare gli obiettivi al 2030, sarà necessario accelerare l’attuazione delle misure.

Aggiornato il 28 maggio 2025 alle ore 17:39