
I britannici sono da sempre noti per uno squisito senso dell’umorismo. Re Carlo III ne è l’esempio. Di fronte a Donald Trump, il quale vorrebbe annettere agli Stati Uniti il Canada, oltretutto non considerando che esso è a sua volta una federazione, fatto di entità ognuna delle quali ha la dimensione di Stati federati negli Usa, e quindi casomai andrebbero fuse le due federazioni, ed incurante dell’unione reale con il Regno Unito, ha ufficialmente proposto, la scorsa settimana, l’ingresso degli Stati Uniti d’America nel Commonwealth of nations. Esso è una confederazione di territori già parte dell’Impero britannico prima della decolonizzazione. Anche gli Stati Uniti sono già stati colonie britanniche. Forse fu la prima delle decolonizzazioni.
Ciò metterebbe Usa e Canada sullo stesso piano, Carlo III sarebbe un loro sovrano meramente formale, onorifico, come del resto lo è dello stesso Regno Unito. Il presidente degli Stati Uniti resterebbe il capo del governo di quei territori nordamericani. A questo punto la riunione col Canada diverrebbe quasi naturale. Contro ogni ragionevolezza politica, è una cosa impossibile, ma la sottigliezza di sua maestà è proprio lì. Dal suo alto posto di osservazione, già da quando era principe di Galles, ha sempre, con fatti concludenti, messo in evidenza che le politiche attuali degli Stati che si pensano moderni sono tutto meno che ragionevoli.
Aggiornato il 01 aprile 2025 alle ore 10:11