Tunisia: migranti minacciano cittadini

Fermare il caos, prima che diventi ingestibile. Nelle città di El Amra e Jebniana, nel governatorato di Sfax, cresce l’ansia tra i residenti. Da settimane si susseguono segnalazioni di furti, aggressioni all’arma bianca e scontri che vedono coinvolti gruppi di migranti irregolari provenienti dall’Africa subsahariana. Le tensioni stanno trasformando la regione della Tunisia in una polveriera, mentre il governo del Paese resta sotto pressione per trovare una soluzione prima che la situazione precipiti. Il parlamentare Tariq Al-Mahdi ha lanciato un allarme, parlando di un contesto ormai fuori controllo. “La cosa più pericolosa che sta accadendo oggi è la presenza di immigrati nelle città di Al-Amra e Jebniana”, ha dichiarato in un’intervista radiofonica, accusando alcuni gruppi di migranti di occupare abusivamente terreni agricoli e di essere coinvolti in episodi di violenza. Secondo il deputato, i residenti vivono nel terrore dopo una serie di attacchi a mano armata: case prese d’assalto, minacce con coltelli e spade, sequestri di denaro.

Al-Mahdi ha visitato personalmente alcune delle vittime, raccogliendo testimonianze di persone che temono di uscire di casa dopo il tramonto. “La situazione è insostenibile”, ha detto, chiedendo l’intervento dellesercito per ristabilire l’ordine e proteggere la popolazione. Ha inoltre proposto di trasferire i migranti in zone isolate per evitare ulteriori scontri con la comunità locale. Il grido d’allarme del deputato non è isolato. Anche altri parlamentari, tra cui Hassan Jarboui, Issam Shoshan e Fatima Masdi, hanno denunciato il deterioramento della sicurezza nella regione di Sfax. “Gli abitanti vivono in uno stato di rabbia e paura”, hanno dichiarato, sottolineando come l’immigrazione clandestina abbia esacerbato la crisi sociale ed economica del Paese.

Secondo i rappresentanti locali, alcuni migranti sarebbero responsabili di episodi di violenza estrema, compresi omicidi e stupri. Ma molte famiglie, per timore dello stigma sociale presente ancora nel Paese nordafricano, eviterebbero di denunciare gli abusi. “C’è chi sceglie il silenzio, ma la paura cresce”, raccontano alcuni residenti. Intanto, la pressione sull’esecutivo tunisino aumenta. La questione migratoria non è più solo un problema europeo, ma inizia a coinvolgere anche tutte le Nazioni toccate dalla tratta di esseri umani. Con l’Italia come principale destinazione di queste rotte, i flussi irregolari stanno creando allarme anche sulle coste del Mediterraneo.

Aggiornato il 06 marzo 2025 alle ore 16:10