Elon Musk per Trump non bada a spese

Il patron di Tesla ha preso una decisione. Elon Musk avrà un ruolo nello showdown per le Elezioni presidenziali americane del candidato repubblicano Donald Trump. Con il 5 novembre che sembra lontano nel caldo afoso di luglio – ma si avvicina inesorabilmente – il multimiliardario di X ha dichiarato di essere intenzionato a versare 45 milioni di dollari al mese per la corsa alla Casa Bianca del tycoon. Questo, in ottica del nuovo super comitato di azione politica a sostegno dell’ex presidente repubblicano. Il Ceo di SpaceX non baderà a spese, come ha riferito il Wall Street Journal citando persone vicine e al partito e al businessman sudafricano.

Il nuovo gruppo di donatori si chiama America Pac, ed è stato costituito a giugno scorso. Tra le “battaglie” principali del fondo – costituito tra gli altri dal co-fondatore di Palantir Technologies, Joe Lonsdale, i gemelli Tyler e Cameron Winklevoss, l’ex ambasciatrice degli Stati Uniti in Canada Kelly Craft e suo marito, Joe Craft, che è il Ceo del produttore di carbone Alliance Resource Partners – figurano l’iscrizione degli elettori per votare in anticipo e la richiesta delle schede per posta soprattutto negli stati indecisi, i cosiddetti swing States. In questo modo, America Pac vorrebbe contrastare la campagna elettorale di Joe Biden, visto che i democratici sono riusciti storicamente a convincere i propri elettori indecisi a votare, secondo quanto riporta il Wsj.

Nel frattempo, dietro le quinte si continua a parlare del secondo dibattito televisivo tra il tycoon e l’attuale presidente Usa, che ha cordialmente chiamato Trump per accertarsi delle sue condizioni dopo l’attentato subìto domenica scorsa. Biden si è detto pronto a sostenere un altro faccia a faccia, ricordando di essere vecchio ma “solo tre anni più anziano” di Donald. Il candidato del Grand old party, nel frattempo, ha ben colto l’assist di Musk e di America Pac, ricordando ai suoi elettori di “votare come vogliono, anche per posta”. Se Trump e il suo vice fresco di nomina JD Vance giocheranno bene le loro carte durante la quattro giorni di Milwaukee, non ci sarà molto che i Dem potranno fare. Di certo, non basterà la campagna contro il senatore dell’Ohio indetta da Kamala Harris.

Aggiornato il 16 luglio 2024 alle ore 15:05