Calamity Joe: gli strafalcioni di Biden

Ormai è puntuale come il Natale. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, regala ancora perle, offrendo materiale gratis alla Gialappa’s Band. Nel corso di un evento del vertice Nato a Washington, presenta Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, come “Putin”. Immediatamente si riprende dall’errore, ma ormai la frittata è fatta. Ma c’è un altro passaggio a vuoto. Infatti, riferendosi a Kamala Harris, tira fuori dal cilindro un “vicepresidente Trump”. Il Tycoon, dal canto suo, non perde un secondo: tornando sulla gaffe, su Truth, aggiunge un chirurgico “bravo Joe! Ottimo lavoro!”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, sui propri social rilancia gli erroracci di Biden. E osserva: “Può capitare a tutti di sbagliare, ma quando il presidente degli Stati Uniti chiama, nel giro di pochi minuti, il presidente Zelensky presidente Putin e la sua vicepresidente Harris vicepresidente Trump, significa che evidentemente qualcosa non va. Go Donald go!”.

Nel corso della conferenza stampa, Biden prova a recuperare dagli strafalcioni commessi. E mette un po’ di piglio: “Non sono qui per lasciare una eredità, ma per finire il lavoro che ho iniziato. Sono il più qualificato per battere Donald Trump. Ho battuto Trump una volta e lo farò ancora. Sono determinato a correre. Ma penso che sia importante allentare le paure della gente”.

E ancora: “Il summit della Nato che si è appena concluso è stato un grande successo. L’Ucraina è ancora in piedi e l’Alleanza è ancora in piedi, più forte e più grande. Non lascerò l’Ucraina. Il mio predecessore ha detto a Putin che può fare quel diavolo che vuole”. Aggiungendo, tra l’altro, di aver riferito agli alleati le testuali parole: “Non mi inginocchierò a Vladimir Putin”. Per concludere, evidenzia: “Stiamo facendo progressi sull’accordo tra Israele e Hamas” (a Gaza).

Aggiornato il 12 luglio 2024 alle ore 12:15