Francia, la denuncia di una 12enne: violentata perché ebrea

Una storia raccapricciante. Una 12enne che ha denunciato di essere stata violentata perché ebrea. I presunti aggressori hanno tra i 12 e 14 anni, uno di essi risulterebbe essere l’ex fidanzatino della ragazzina. La notizia è stata riportata da Le Parisien. Secondo il quotidiano, la minore – accompagnata dai genitori – ha raccontato il tutto al commissariato di Courbevoie, hinterland di Parigi. Alle forze dell’ordine, ha riferito che si trovava con un amico quando i tre l’avrebbero condotta in un hangar abbandonato. Poi l’avrebbero picchiata e insultata a causa della sua religione. Infine, lo stupro. Due dei tre minorenni sono stati iscritti nel registro degli indagati per stupro di gruppo, minacce di morte, ingiurie e violenze antisemite. Questo è quanto riferito dalla procura di Nanterre. Al terzo sospettato è stato invece attribuito lo status di “testimone” ed è stato indagato per gli altri due reati oggetto dell’inchiesta.

L’adolescente è stata soccorsa dai Vigili del fuoco e ricoverata presso l’unità medico-giudiziaria di Garches. Indignazione e sconcerto nella comunità ebraica transalpina. Il presidente del concistoro centrale, Élie Korchia, ha espresso il “sostegno a questa giovane vittima, di religione ebraica, che ha subito uno stupro e delle aggressioni insopportabili. Un crimine sessuale sordido e ignobile che ci colpisce profondamente. Sui social, da par sua, il grande rabbino di Francia, Haïm Korsia, ha riferito di essere “inorridito” e ha denunciato una ondata “antisemita senza precedenti”. Su X, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif) ha segnalato un “immenso sconcerto dinanzi al tragico stupro”. Per il sindaco di Courbevoie, Jacques Kossowski, “è abietto, non possiamo credere che possa accadere ancora”. Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha tirato in ballo “la stigmatizzazione degli ebrei da parte dell’estrema sinistra che va avanti da mesi”. E ha segnalato “l’aggressione antisemita e lo stupro di una bambina di 12 anni”. Il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha spiegato che la vicenda “mette in luce il condizionamento dei comportamenti maschili criminali fin dalla più giovane età, e il razzismo antisemita”.

Per Maria Elena Boschi, deputata di Italia viva, “sembrava impossibile che l’antisemitismo potesse tornare a funestare l’Europa, ma quanto accaduto a Parigi supera ogni più oscuro timore e ci pone davanti alla necessità di reagire. Non possiamo restare in silenzio davanti all’orrore, mai più. La violenza inaudita subita da una ragazza di dodici anni, ad opera di suoi coetanei, per il solo fatto di essere ebrea – ha terminato – lascia atterriti per la sofferenza di quella ragazza e imprime una ferita profonda al cuore dei nostri valori. Ogni violenza, ogni stupro, nasconde il tentativo di cancellare l’identità della donna, ma quando a subirla è una giovane ragazza, oltretutto per motivazioni religiose, allora quella violenza è rivolta a ognuno di noi e ognuno è chiamato a reagire. Non potranno cancellarci tutti”.

Aggiornato il 19 giugno 2024 alle ore 16:35