Lloyd James Austin III è tornato in ospedale. In terapia intensiva. Lo ha annunciato ufficialmente il portavoce del Pentagono, Pat Ryder. “Oggi, verso le 14.20, il Segretario alla Difesa è stato trasportato dalla sua scorta di sicurezza al Centro medico militare nazionale Walter Reed per essere visitato in seguito a sintomi che suggerivano un problema emergente alla vescica. Il vicesegretario alla Difesa e il presidente dello stato maggiore congiunto sono stati informati”, si legge nella dichiarazione, così come lo sono stati anche “la Casa Bianca e il Congresso”. “Allo stato – prosegue la nota – il segretario mantiene le funzioni ed i compiti propri del suo ufficio. Il vicesegretario è pronto ad assumere le funzioni e i compiti del segretario alla Difesa, se necessario. Il segretario Austin si è recato in ospedale con i sistemi di comunicazione classificati e non classificati necessari per svolgere le sue funzioni”. Aggiornamenti saranno forniti “il prima possibile”. È una decisione necessaria per evitare la gaffe dello scorso mese. Dopo aver affermato che Austin manteneva il suo incarico, lo stesso Dipartimento qualche ora dopo ha comunicato che compiti e funzioni di Austin sono stati trasferiti alla sua vice al Pentagono, Kathleen Hicks. Il nuovo ricovero del segretario alla Difesa avviene poche settimane dopo un precedente problema di salute, che aveva provocato polemiche a causa della scarsa trasparenza delle informazioni diffuse. Il responsabile della Difesa era scomparso dagli impegni pubblici alla fine di dicembre, in seguito alle complicazioni seguite a un intervento chirurgico alla prostata il 22 dicembre. Inizialmente, il suo ricovero in ospedale era stato tenuto nascosto persino al presidente degli Usa e al resto dell’Amministrazione Biden. Questa volta, al contrario, l’informazione sul nuovo ricovero ha raggiunto tutti i vertici del Paese e anche la stampa.
Frattanto, secondo un sondaggio choc, Joe Biden è ritenuto “troppo vecchio”. La rilevazione è stata condotta da Abc News/Ipsos. L’86 per cento degli interpellati ritiene che il presidente degli Stati Uniti, 81 anni, sia troppo vecchio per un secondo mandato in vista delle elezioni 2024. Questa cifra comprende anche il 59 per cento di interpellati che pensano che anche Donald Trump sia troppo vecchio con i suoi 77 anni per tornare alla Casa Bianca. Il sondaggio è stato condotto il 9 e 10 febbraio, dopo la pubblicazione del rapporto del procuratore speciale Robert Hur sui documenti classificati trovati incustoditi nelle residenze di Biden, nel quale parla di una “memoria significativamente deteriorata” per il presidente.
“La nostra indagine ha scoperto prove che il presidente Biden volontariamente conservò materiale classificato dopo la sua vice presidenza quando era un privato cittadino”, ha scritto Hu nel rapporto, descrivendo il numero 1 della Casa Bianca come “un uomo anziano, disponibile e ben disposto, con problemi di memoria”. Hu ha evidenziato di aver verificato che, durante il suo colloquio di 5 ore lo scorso ottobre con il presidente, la sua memoria ha “significative limitazioni”. “La mia memoria è buona” e se ci sono stati eventuali errori, in passato, era perché “ero nel bel mezzo di una crisi internazionale”, ha detto Biden a stretto giro, cercando di limitare i danni in vista delle elezioni. Oggi il nuovo colpo.
Aggiornato il 12 febbraio 2024 alle ore 17:09