La barricata dei contadini tedeschi

Una protesta che fa rumore. Siamo in Germania. Qui i bauern, i contadini, alzano la voce. Le ragioni spaziano dal taglio a sussidi per il gasolio dei trattori (successivamente revocato) alla tassa sull’acquisto di mezzi agricoli. Nel mezzo, i mugugni sulle politiche green e sull’esistenza stessa del cosiddetto Governo semaforo teutonico, una coabitazione tra verdi, socialdemocratici e liberali della Fpd.

Oltre 560 i trattori che fanno tappa sulla Strada 17 giugno davanti alla Porta di Brandeburgo di Berlino, con il termometro che segna -7 gradi alle 11 del mattino. Non mancano i blocchi stradali nel Paese. Joachim Rukwied, presidente dell’Associazione tedesca degli agricoltori, come riportato da Tagesschau, dice: “Chiediamo alla cittadinanza di comprendere. Non vogliamo perdere il grande sostegno e la solidarietà che stiamo ricevendo da ampi settori della società”.

La polizia bavarese, tra l’altro, scorta un corteo di circa 5.500 trattori verso Monaco di Baviera. Altri mezzi agricoli percorrono l’autostrada A81 nelle vicinanze di Böblingen, nel Baden-Württemberg, in una manifestazione non annunciata. E ancora: nel distretto di Cloppenburg, in Bassa Sassonia, un’autostrada federale risulta bloccata da una quarantina di veicoli. Inutilizzabili, poi, alcune strade di scorrimento in Sassonia, nella zona di Dresda. Segnalato un convoglio di una ventina di chilometri con un migliaio di veicoli che attraversano Stralsund, nel Meclemburgo-Pomerania occidentale. Infine, in Renania-Palatinato altro serpentone di circa venti chilometri – più di mille i trattori – in movimento sull’autostrada 63, direzione Mainz.

Insomma, non mancano i grattacapi per il Governo di Olaf Scholz. Infatti, camionisti e macchinisti (quindi con il pericolo di vedere i treni fermi) sono pronti a incrociare le braccia. Senza dimenticare quanto accaduto al ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, bloccato nei giorni scorsi a bordo di un traghetto da una protesta di agricoltori, nello Schleswig-Holstein. Sulla vicenda, il portavoce del Governo tedesco, Steffen Hebestreit, verga su X: “È vergognoso e viola le regole della convivenza democratica”. La ministra tedesca dell’Interno, Nancy Faeser: “Questo non ha più nulla a che fare con la legittima protesta democratica e il duro dibattito politico. Un linguaggio sempre più armato e di odio portano a questi sconfinamenti. Grazie alla polizia per essere intervenuta”. Dal Dicastero dell’Economia viene spiegato: “Purtroppo la situazione della sicurezza non ha permesso di dialogare con tutti gli agricoltori, e l’offerta di colloqui con singoli agricoltori fatta dal ministro Habeck non è stata accettata”.

Aggiornato il 09 gennaio 2024 alle ore 10:14