Dopo l’aggressione, scoppiano le proteste a Dublino

All’uscita dell’istituto scolastico Gaelscoil Choláiste Mhuire, nella centralissima Parnell Square a Dublino, un uomo ha attaccato all’arma bianca tre bambini di circa sei anni e un’insegnante. Tutto questo è accaduto ieri nel primo pomeriggio, al termine delle lezioni. Il 50enne è stato bloccato e accerchiato dai passanti, prima ancora dell’arrivo delle forze dell’ordine. La maestra e una bambina avrebbero riportato “ferite gravi”: la giovanissima è ancora in terapia intensiva. E gli abitanti della capitale irlandese, stanchi della situazione ingovernabile, hanno deciso di reagire nel peggiore dei modi.

Nella serata di giovedì proteste e scontri sono scoppiati nel centro della città, dove la polizia ha provato in tutti i modi ad arginare la violenza dei manifestanti, mostrandosi però impreparata per gestire l’accaduto. Un’auto delle forze dell’ordine e un autobus sono stati dati alle fiamme, mentre qualche “furbetto” mimetizzato nella folla ha fatto irruzione nei vari negozi di una delle principali vie dello shopping di Dublino, dandosi al saccheggio. Le Autorità non hanno tentennato un secondo nell’addossare la colpa dei disordini a dei “gruppi di estrema destra” o agli hooligans di quartiere, mentre sulle generalità dell’aggressore – che sembrerebbe essere un uomo algerino – la polizia irlandese è decisa nel mantenere l’assoluto riserbo. Forse per evitare reazioni avventate (esattamente ciò che è successo ieri sera)?

È chiaro che, se da una parte vanno condannati a priori gesti di violenza incondizionata e azioni di protesta che escono dai confini della legalità, dall’altra si è palesato un grave problema di ordine pubblico. La calma si è potuta ristabilire – grazie all’arrivo di rinforzi provenienti da tutta l’Irlanda – solo intorno alle ore 21. Drew Harris, il capo della Polizia nazionale, ha spiegato che dopo i tristi fatti di ieri ci sarà una “revisione fondamentale delle tattiche di ordine pubblico”, visto che dagli scontri si è sprigionata una violenza che non si vedeva “da decenni”. Secondo Harris, non era prevedibile che l’attacco all’arma bianca compiuto fuori dalla scuola potesse scatenare una tale reazione “piena d’odio”. Ma la cronaca racconta l’esatto contrario.

Aggiornato il 24 novembre 2023 alle ore 15:48