L’incursione di Israele a Gaza

L’esercito israeliano con carri armati e soldati – e il supporto dell’aviazione – è entrato di nuovo dentro la Striscia di Gaza per blitz limitati. Lo ha reso noto il portavoce militare: sono stati colpiti centri operativi e postazioni di Hamas. Il blitz ha interessato la zona di Shujaiyya, sobborgo di Gaza City. L’esercito è uscito dalla Striscia senza perdite. Un blitz che “rientra nei preparativi per le prossime fasi della guerra”: queste le parole del portavoce militare, Daniel Hagari. Sempre il portavoce: “Shujaiyya è una delle principali roccaforti del terrorismo di Hamas”. Si tratta di incursioni, ha insistito il portavoce, che hanno l’obiettivo di “far venire il nemico allo scoperto, di uccidere terroristi, di rimuovere ordigni dal terreno e di eliminare postazioni di lancio di razzi verso il territorio israeliano”. Intanto, il numero degli ostaggi trattenuti a Gaza dopo il blitz di Hamas del 7 ottobre è salito a 229. Numero, questo, che è stato fornito da Hagari, il quale ha rimarcato che la cifra è aggiornata di volta in volta sulla base di informazioni di intelligence. Fra gli ostaggi ci sono pure cittadini stranieri.

Il rappresentante della delegazione di Hamas che ha visitato Mosca, Abu Hamid, al quotidiano russo Kommersant ha rivelato che Hamas non potrà rilasciare gli ostaggi finché non verrà concordato un cessate il fuoco. Il Ministero degli Esteri russo aveva detto che durante l’incontro con la delegazione di Hamas Mosca ha discusso della liberazione degli ostaggi e dell’evacuazione dei russi dalla Striscia di Gaza. L’esercito israeliano la notte scorsa ha ucciso Madhath Mubashar, comandante del Battaglione occidentale Khan Younis di Hamas. La notizia è stata data dal portavoce militare. Madhath avrebbe preso parte ad attacchi – con esplosivi e cecchini – contro civili, comunità e soldati israeliani. Sempre nella notte sarebbero stati colpiti oltre 250 obiettivi militari di Hamas nella Striscia, compresi tunnel, centri di comando operativi e siti di lancio di razzi.

Israele, tra le altre cose, ha in previsione di lanciare una lunga offensiva di terra a Gaza per distruggere Hamas. Così il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, parlando della campagna che richiederà la distruzione di una vasta rete di tunnel utilizzata dai militanti palestinesi. Dieci camion di aiuti umanitari, infine, sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah dall’Egitto. Aiuti che consisterebbero in cibo, acqua e medicine. In base ad alcune stime, per il momento sarebbero entrati 84 camion di aiuti di vario genere, ma senza benzina. Poi nuovo volo umanitario dell’Unione europea che trasporta 51 tonnellate di medicinali e materiale scolastico per conto dell’Unicef destinati ai civili di Gaza. Un volo partito da Copenaghen. Lo ha ammesso la Commissione europea.

Aggiornato il 28 ottobre 2023 alle ore 16:24