Gaza: operazione di terra, “la decisione è stata presa”

“La decisione di lanciare l’operazione di terra nella Striscia di Gaza è stata presa”. Così l’ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi, all’agenzia Tass. Non solo: “Direi che la decisione è stata presa. Perché la decisione è legata all’adempimento dei nostri compiti, di cui abbiamo già parlato. Distruggeremo le organizzazioni terroristiche di Hamas e libereremo gli ostaggi. Questo non può essere fatto senza un’operazione di terra. Pertanto, possiamo dire che la decisione è stata presa”. Insomma, le forze israeliane sono “più pronte che mai” all’invasione di terra della Striscia di Gaza. Lo ha riferito, come riporta The Jerusalem Post, il maggiore generale dell’Idf, Mishel Yanko, responsabile della logistica. “Nelle ultime due settimane l’aviazione israeliana opera a un ritmo senza precedenti negli ultimi decenni”, è stato il commento del portavoce militare, Daniel Hagari. “Fra i riservisti richiamati nelle unità, la percentuale delle presenze supera il 100 per cento. La macchina da guerra della aviazione lavora in maniera eccellente”.

In pratica, sono tre le fasi con le quali Israele ha intenzione di eliminare Hamas nella Striscia. Lo ha specificato, alla Knesset, il ministro della Difesa, Yoav Gallant. Nel dettaglio, la prima fase è “un impegno prolungato di fuoco su Gaza con una manovra di terra per l’eliminazione dei membri di Hamas e delle strutture” della fazione. La seconda è “una fase intermedia per eliminare i nidi di resistenza”. La terza è “la creazione nella Striscia di una nuova realtà di sicurezza sia per i cittadini di Israele sia per gli stessi abitanti di Gaza”. Da par sua, Hagari ha segnalato: “Le nostre forze armate continuano a prepararsi per la prossima fase della guerra, il Timrun. Proseguiamo in uno sforzo logistico per entrare nel Timrun nel modo migliore”. Lo stesso Hagari ha sottolineato che nella notte Israele ha colpito a Gaza oltre 100 obiettivi di Hamas. Sarebbero stati uccisi membri dell’organizzazione che hanno partecipato ai massacri nei kibbutz di frontiera. È ripreso il lancio di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Sirene di allarme sono risuonate a ridosso della Striscia, compresa Sderot. Tra le altre cose, risulterebbe viva la maggior parte delle circa 200 persone rapite in Israele dai terroristi di Hamas e portate nella Striscia di Gaza. Lo ha detto l’esercito israeliano: “La maggior parte degli ostaggi è viva”.

Più di 100 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele nel corso della notte a Gaza. Tra questi pure un esponente del comando navale di Hamas, Amjad Majed Muhammad Abu ‘Odeh, considerato da Israele corresponsabile dell’attacco dello scorso 7 ottobre e della strage dei civili israeliani. L’esercito, peraltro, ha rivelato di aver colpito un tunnel, depositi di armi e alcuni centri operativi di comando. Neutralizzata una squadra di lanciatori di razzi di Hamas che aveva tentato di colpire un aereo. “Il settore sanitario a Gaza sta per collassare. È imminente. Non so come faremo a gestire l’enorme numero di feriti, ne stiamo assistendo oltre 3mila. Nel nostro ospedale, nei giorni normali, la capacità massima è di 700 letti”. Il Così chirurgo ortopedico Nedal Abed, dall’ospedale Al -Shifa di Gaza, in un collegamento audio apparso sul profilo Facebook di Medici senza frontiere

Aggiornato il 20 ottobre 2023 alle ore 18:08