Elezioni in Spagna: Popolari avanti

La narrazione dei risultati di qualsiasi elezione deve essere analitica, se portata avanti seriamente. E lo stesso discorso vale per quanto accaduto in Spagna. La certezza è che il Partido Popular ha vinto: 136 i seggi ottenuti (33 per cento dei voti, un deciso balzo in avanti rispetto al 2019). Come è certo che mettendo insieme i risultati di Vox e degli altri partiti di destra, il conto finale si fermerebbe a 171 deputati su 176. Ma la politica è questa. Ossia, trovare una convergenza per poter arrivare a dama.

E il boccino lo ha Alberto Núñez Feijóo, leader del Pp, che dice: “La responsabilità del Partito Popolare spagnolo è avviare il dialogo per formare un Governo in conformità con la volontà del popolo espressa dalle urne: nessuno deve bloccare nuovamente la Spagna. Inizierò con quello che credo sia il messaggio più importante della serata: sette anni dopo la nostra ultima vittoria alle elezioni generali, il Pp ha vinto di nuovo. Mi sento molto orgoglioso”.

E ancora: “Abbiamo ottenuto otto milioni di voti, tre milioni in più rispetto alle ultime elezioni generali. Il nostro obbligo ora è di non aprire un periodo di incertezza in Spagna. Gli spagnoli oggi hanno dato fiducia al Governo e hanno anche detto a tutti i partiti dell'arco parlamentare che dobbiamo impegnarci nel dialogo”.

Feijóo va avanti per la sua strada. Senza voltarsi indietro. E lo ripete più volte, guardando i numeri e non solo. A testa alta: “Gli spagnoli hanno parlato e bisogna ascoltarli, l’ho fatto per tutta la vita e lo farò anche ora. Come candidato con i maggiori consensi, con tutta l’umiltà e la determinazione, mi faccio carico di avviare la trattativa per la formazione del Governo. Il primo ministro sia chi ha più voti. La Spagna non si fermi, abbiamo vinto e ci spetta di formare il Governo, come è sempre accaduto”.

Probabilmente in Spagna si tornerà al voto. Pedro Sánchez, leader dei Socialisti, avrà a sua volta un gran da fare per mettere insieme una squadra che faccia leva sulle realtà locali. O meglio: ci vorrebbe un miracolo, visto che ha decisamente limitato i danni, ma non ha sfondato.

Aggiornato il 24 luglio 2023 alle ore 17:19