![Terremoto Turchia-Siria: il dramma dei bambini](/media/7905355/opinionefoto_20230214145655417_d4269449d2a74e6a4b4ea145ec92585b.jpg?crop=0.25122334847955258,0.035498951415588953,0.075206804147733911,0.22175375742747297&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=133208605790000000)
“In Turchia il numero totale di bambini che vivono nelle dieci province colpite dai due terremoti è di 4,6 milioni. In Siria i bambini colpiti sono 2,5 milioni”. Così ha dichiarato James Elder, portavoce dell’Unicef. Dati, questi, che sono un colpo al cuore. E che tracciano un tragico bilancio sul sisma che ha colpito le due aree.
Catherine Russell, direttore generale dell’organizzazione, ha proseguito: “I bambini e le famiglie della Turchia e della Siria stanno affrontando difficoltà inimmaginabili a seguito di questi devastanti terremoti. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere, per garantire che tutti coloro che sono sopravvissuti a questa catastrofe ricevano un sostegno salvavita, tra cui acqua sicura, servizi igienici, forniture nutrizionali e sanitarie critiche, sostegno alla salute mentale dei bambini. Non solo ora, ma anche a lungo termine”.
Il numero di piccoli deceduti o feriti durante le scosse e le loro conseguenze non è ancora stato confermato, ma potrebbe essere di molte migliaia. Il bilancio complessivo ufficiale delle vittime ha superato i 35mila morti. Secondo quanto riportato dall’Unicef, molte famiglie rimaste senza una casa al momento si troverebbero in rifugi temporanei, in situazioni climatiche avverse (neve, pioggia).
I terremoti, inoltre, hanno anche provocato danni a scuole e infrastrutture essenziali. Tra le altre cose, pure l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici rappresenta una delle principali preoccupazioni.
Aggiornato il 14 febbraio 2023 alle ore 15:02