Esplosioni a Kiev, “massicci blackout” nel Paese

Kiev ancora nel mirino delle forze di Mosca, che stamani hanno attaccato dalla regione di Rostov con bombardieri strategici Kh-101 e Kh-555. Questo è quanto detto da Yuri Ignati, portavoce del comando dell’Aeronautica militare delle Forze armate il quale, come riportato dall’agenzia Unian, ha sottolineato: “Stanno attaccando con l’aviazione strategica: si tratta di sei aerei, bombardieri strategici-portamissili X-101 e X-555. Questa volta hanno attaccato dalla regione di Rostov, più vicina all’Ucraina”. Sempre Ignat ha ricordato che, quando i russi si muovono dal Mar Caspio, la popolazione ha più tempo per correre ai ripari, invece “in questo caso, c’era meno tempo, gli aerei volavano più vicini e attaccavano diverse aree”.

Intanto, come twittato dal presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, le forze russe avrebbero distrutto in una settimana il 30 per cento delle centrali elettriche ucraine. Così Zelensky: “Un altro tipo di attacchi terroristici russi: prendere di mira le infrastrutture energetiche e critiche. Dal 10 ottobre, il 30 per cento delle centrali elettriche ucraine è stato distrutto, causando massicci blackout in tutto il Paese. Non c'è più spazio per i negoziati con il regime di Putin”.

Nel frattempo, a Dmitrij Peskov – portavoce del Cremlino – è stato chiesto se la Russia avesse acquistato droni dall’Iran. Immediata la risposta, secondo quanto evidenziato dall’agenzia Interfax: “No, non abbiamo tali informazioni. L’attrezzatura russa viene utilizzata, lo sapete, con nomi russi. Tutte le altre domande possono essere rivolte al ministero della Difesa”. Secondo le autorità ucraine, le forze armate russe avrebbero utilizzato droni kamikaze di fabbricazione iraniana, gli Shahed-136, nei loro bombardamenti, anche a Kiev.

Sul versante europeo, Paolo Gentiloni – commissario Ue all’Economia – durante l’intervento all’Eurocamera ha spiegato: “Noi non sacrificheremo la libertà all’economia. Putin non ci dividerà e non prevarrà se agiremo tutti in modo ambizioso”. In più, ha ribadito il sostegno dell’Ue all’Ucraina. Quello in conseguenza della guerra ucraina è, per Gentiloni, “uno shock asimmetrico, l’Ue è la zona sicuramente più colpita. Ci sono rischi di frammentazione e rischi sociali. Valuteremo questa crisi e l’11 novembre presenteremo le nostre previsioni economiche… Gradualmente stiamo seguendo una strada comune”.

Aggiornato il 18 ottobre 2022 alle ore 12:58