Svezia: centrodestra avanti

Una scossa politica in tutti i sensi. In Svezia, al momento, con l’85 per cento dei voti scrutinati il centrodestra è in vantaggio (un seggio in più del centrosinistra). Per la cronaca, sia i voti all’estero che quelli postali saranno vagliati mercoledì. Quindi, bisognerà attendere il conteggio conclusivo.

Dati alla mano, poco dopo la mezzanotte, ammonterebbero a 5.790 i seggi scrutinati (su 6.578). Se il trend verrà confermato, Ulf Kristersson, che è a capo dei Moderati, potrebbe diventare il prossimo primo ministro scandinavo, grazie anche al sostegno della destra nazionalista – qui l’altro risultato di un certo rilievo – che ha ottenuto circa il 20 per cento. Di fatti, Jimmie Akesson, dei Democratici di Svezia, in queste elezioni rappresenta una novità, se vogliamo. Questo è il quadro all’interno di un Paese segnato da insicurezza e disuguaglianza sociale, dove pesano come macigni la gestione dei flussi migratori e la criminalità.

Il Partito Moderato per ora risulterebbe la terza forza in Parlamento. Ma, con il supporto del partito di destra nazionalista Sverigedemokraterna, di Liberalerna (liberali) e Kristdemokraterna (cristiano-democratici) ecco che potrebbe arrivare a dama la vittoria per un Esecutivo di stampo conservatore. Kristersson, intanto, ha parlato ai suoi, invitando a pazientare: “Sono pronto a fare del mio meglio per istituire un nuovo Governo stabile e orientato all’azione, per tutta la Svezia e per i suoi cittadini”.

I socialdemocratici, visti i chiari di luna, mantengono una calma apparente. E il primo ministro, Magdalena Andersson, si affida al solito refrain: “Ora la democrazia svedese deve fare il suo corso, tutti i voti devono essere contati e noi aspetteremo il risultato. Nel frattempo, pensiamo che abbiamo avuto una buona elezione, un buon risultato e una campagna fantastica, grazie”.

Aggiornato il 12 settembre 2022 alle ore 13:12