Onu accusa la Cina: nello Xinjiang crimini contro l’umanità

“Gravi violazioni” dei diritti umani nello Xinjiang: le accuse alla Cina sarebbero state ritenute “credibili”. Una situazione, questa, che richiede una “urgente attenzione” internazionale. Questo quanto affermato da un rapporto delle Nazioni Unite.

In sostanza, è stato segnalato: “Le accuse di sistemi di tortura o maltrattamenti, compresi trattamenti medici forzati e condizioni critiche di detenzione, sono credibili… la portata della detenzione arbitraria e discriminatoria degli uiguri e di altri gruppi a maggioranza musulmana... può costituire crimini internazionali, in particolare crimini contro l’umanità”. Allo stesso tempo, il testo ha evidenziato che la situazione nella regione cinese “richiede un’attenzione urgente da parte del Governo, degli organismi intergovernativi delle Nazioni Unite e il sistema dei diritti umani, nonché la Comunità internazionale in senso lato”.

Pechino, da par sua, ha detto che il rapporto si è incentrato “sulla presunzione di colpa, sulla disinformazione e sulle bugie fabbricate dalle forze anti-cinesi come fonti principali”. E il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Yi, ha rimarcato: “Il cosiddetto rapporto critico è pianificato e inventato in prima persona dagli Stati Uniti e da alcune forze occidentali. È del tutto illegale e non valido. È un miscuglio di disinformazione ed è uno strumento politico utilizzato come parte della strategia occidentale di usare lo Xinjiang per controllare la Cina”.

L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, in una nota ha sottolineato: “L’Ue accoglie con favore la pubblicazione del rapporto di valutazione delle preoccupazioni relative ai diritti umani nella regione autonoma cinese dello Xinjiang Uyghur da parte dell'Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Il rapporto sottolinea le gravi violazioni che si verificano nello Xinjiang e che possono costituire crimini internazionali, in particolare crimini contro l’umanità. Come si legge nel rapporto, la situazione dei diritti umani nella regione autonoma uigura dello Xinjiang richiede un’attenzione urgente da parte del Governo cinese, delle Nazioni Unite, in particolare dei suoi organi per i diritti umani, e della comunità internazionale in generale. L’Ue si unisce all’appello degli esperti delle Nazioni Unite che riferiscono al Consiglio per i diritti umani di monitorare, riferire e valutare attentamente la situazione dei diritti umani in Cina”.

Aggiornato il 01 settembre 2022 alle ore 16:11