Ucraina, attacchi a Chuguiv

Attacco contro una scuola e un centro culturale a Chuguiv, nella regione di Kharkiv. È quanto ha dichiarato il governatore dell’oblast, Oleg Sinegubov. Alcune persone, ha scritto in un post su Facebook, sono state liberate dalle macerie: non ci sarebbero feriti. Intanto Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha ricordato che il Paese è entrato “nel sesto mese di questa guerra così brutale” e che “in settimana ci saranno importanti visite dei partner, importanti negoziati e, soprattutto, ci sarà un’ulteriore avanzata delle posizioni ucraine”. Nel videomessaggio su Telegram ha poi aggiunto: “Non rallentiamo e, come ogni giorno da cinque mesi, facciamo di tutto per infliggere le maggiori perdite possibili al nemico e per raccogliere quanto più sostegno possibile per l’Ucraina”. Allo stesso tempo, il capo dell’Amministrazione militare di Nikopol, Yevhen Yevtushenko, ha fatto sapere che le truppe russe hanno lanciato missili in direzione della città di Zaporizhzhia dal territorio occupato di Enerhodar.

LA BATTAGLIA

Il Kyiv Independent ha riportato un’azione dell’esercito ucraino, che avrebbe distrutto un posto di comando russo, oltre a diversi depositi di munizioni nell’Ucraina meridionale. Almeno otto, invece, le persone rimaste ferite nei blitz delle forze russe nel Donetsk, nella parte orientale del Paese. Lo ha reso noto Pavlo Kyrylenko, capo dell’Amministrazione militare della regione di Donetsk, sul proprio canale Telegram.

LE ACCUSE DI MOSCA

Mosca, parallelamente, avrebbe accusato oltre novanta comandanti ucraini di crimini contro l’umanità. A tal proposito, ha proposto un tribunale internazionale sostenuto da Paesi quali Bolivia, Iran e Siria. Lo ha detto il capo della commissione investigativa russa: così ha scritto la Bbc on-line. A quanto pare, Alexander Bastrykin ha sottolineato al portale Rossiiskaya Gazeta che sono state avviate oltre 1.300 indagini penali.

IL PIANO “B” DOPO L’ATTACCO A ODESSA

Gli Usa sono al lavoro con l’Ucraina per consentire l’uscita del grano dal Paese, dopo l’attacco russo al porto di Odessa. Questo è quanto ammesso da Samantha Power, responsabile dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), che alla Cnn ha rivelato: “Il piano “B” prevede strade, ferrovie e fiumi, l’invio di chiatte e l’adeguamento dei sistemi ferroviari in modo che siano meglio allineati con quelli dell’Europa. Così le esportazioni possono avere luogo più rapidamente. Stiamo pensando a un piano di emergenza, perché non c’è modo di fidarsi di tutto ciò che dice Vladimir Putin”.

Aggiornato il 25 luglio 2022 alle ore 15:11