Ucraina, bombardamenti a Huliaipole

Le forze russe hanno bombardato la città di Huliaipole. Questo quanto indicato dal Kyiv Independent riportando fonti dell’Amministrazione militare della regione di Zaporizhzhia. Sono state segnalate vittime. Attacchi anche a nel distretto di Saltivskyi, a Kharkiv. Anche in questo caso risulterebbero esserci delle persone decedute: lo ha riferito, su Telegram, Oleh Syniehubov, capo dell’Amministrazione militare regionale. Valentyn Reznichenko, governatore della regione di Dnipropetrovsk, ha parlato di due morti e nove feriti in un attacco russo a Nikopol.

USA: PACCHETTO MILITARE DI AIUTI

Nel frattempo, gli Usa hanno fatto sapere che entro breve annunceranno un pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Un pacchetto che, in sostanza, dovrebbe comprendere lanciarazzi mobili statunitensi, Himars, oltre a proiettili per sistemi di lancio multipli e munizioni di artiglieria, come sostenuto da John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.

LA SIRIA ROMPE LE RELAZIONI DIPLOMATICHE CON KIEV

Per la cronaca, la Siria ha interrotto le relazioni diplomatiche con l’Ucraina. Questo è quanto indicato da Sana, agenzia stampa ufficiale di Damasco. La capitale ucraina, va detto, aveva intrapreso lo stesso provvedimento a fine giugno. Ossia il giorno successivo al riconoscimento, da parte della Siria, delle due autoproclamate Repubbliche separatiste filorusse di Donetsk e Lugansk.

VON DER LEYEN: MOSCA CI RICATTA SU GAS

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha detto: “La Russia ci sta ricattando sul gas ma l’Europa è preparata. Non iniziamo da zero, ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo prepararci a una interruzione integrale del gas russo. È uno scenario probabile, che andrebbe ad avere un impatto su tutta l’Unione”.

LE PAROLE DI LAVROV

Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha specificato che fino a quando l’Occidente darà armi a raggio sempre più lungo, come i missili Himars, la Russia sposterà “ancora più lontano gli obiettivi strategici” in Ucraina rispetto alla linea attuale. Con l’aggiunta: “Non possiamo permettere che in quella parte dell’Ucraina che sarà controllata da Zelensky o da chi lo sostituirà, ci siano armi che rappresentano una minaccia diretta al nostro territorio e il territorio di quelle Repubbliche che hanno dichiarato la loro indipendenza”.

ERDOGAN E UN ACCORDO SUL GRANO

Recep Tayyip Erdogan, presidente turco, spera che in settimana possa essere redatto un accordo sui corridoi nel Mar Nero per l’esportazione del grano dai porti dell’Ucraina: “Vorremmo legare l’accordo a un testo scritto in settimana, ci auguriamo che nei prossimi giorni il piano possa essere messo in pratica”.

Aggiornato il 20 luglio 2022 alle ore 16:02