Ucraina, bombe su Mykolaiv

Esplosioni in mattinata a Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale. Il sindaco Oleksandr Senkevich sui social ha detto: “A Mykolaiv ci sono potenti esplosioni. Continua l’allerta aerea. Chiedo a tutti di rimanere nei rifugi e di non postare foto e video dai luoghi in cui si trovano”. Sempre oggi, i russi hanno attaccato la zona industriale di Kramatorsk, nella parte orientale del Paese. Il primo cittadino, Oleksandr Honcharenko, ha fatto sapere: “Una mattinata allarmante. Missili colpiscono la zona industriale di Kramatorsk. Manca l’elettricità in alcune parti della città. Il pericolo non è passato, restate al riparo”.

Sergiy Gaidai, governatore ucraino di Lugansk, come riportato dal Guardian, ha segnalato su Telegram: “L’esercito russo ha lanciato 12 attacchi aerei e missilistici su aree popolate al confine tra la regione di Lugansk e la regione di Donetsk. Continuano i massicci attacchi di artiglieria e mortaio e vengono utilizzati sistemi di tiro al volo. Attraverso piccoli insediamenti, i russi stanno cercando di sfondare a Siversk e aprire la strada a Bakhmut, motivo per cui stanno distruggendo tutto ciò che hanno di fronte. Ora sono all’offensiva in direzione di Verkhnokamyansky, le ostilità continuano”.

Nella notte, poi, è stato registrato il tentativo russo di attaccare l’Isola dei Serpenti nel Mar Nero, ma le bombe sono cadute in mare. Il consigliere presidenziale ucraino, Anton Herashchenko, ha precisato: “Un paio di caccia Su-27 hanno cercato di bombardare Snake Island, le bombe sono cadute in mare, vicino all’isola”.

Repubblica Ceca, sanzioni Ue e gas

Petr Fiala, primo ministro della Repubblica Ceca, ha detto che l’Unione europea non ha intenzione di includere il gas russo nell’ennesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Per Fiala, l’Ue non ridimensionerà le importazioni di gas dalla Russia. Il motivo? Troppi Stati non avrebbero modo di fronteggiare, in tempi consoni, un nuovo taglio.

“Amicizia con le Repubbliche separatiste”

La Corea del Nord, in ultimo, ha riconosciuto formalmente l’indipendenza delle due “Repubbliche popolari” separatiste filorusse nell’Ucraina orientale, quelle di Donetsk e di Luhansk, diventando così la terza nazione al mondo a farlo dopo Russia e Siria.

Aggiornato il 14 luglio 2022 alle ore 15:31