Severodonetsk: ancora raid

Ancora raid russi a Severodonetsk. Nei rifugi antiaerei dell’impianto chimico Azot, peraltro, ci sarebbero ancora oltre cinquecento civili. Questo quanto indicato dal capo dell’Amministrazione militare-civile della città, Oleksandr Stryuk, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. Stryuk ha aggiunto che nel sito ci sono continui combattimenti e tentativi di assalto. Allo stesso tempo, Mosca ha fatto sapere dell’apertura, domani, di un corridoio umanitario per i civili che sono rifugiati dentro l’Azot: così ha riportato l’agenzia Tass.

Cosa ha detto l’Unione europea

Il portavoce della Commissione Ue, intanto, in merito alla valutazione se indicare o meno al Consiglio di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’Unione europea, ha fatto sapere: “La Commissione europea ieri non ha deciso nulla, ha solo avuto un dibattito orientativo per permettere ai membri del collegio di scambiare le loro opinioni e la decisione si prenderà venerdì”. Parallelamente, sempre dall’Ucraina non sarebbero arrivate informazioni sull’esportazione di grano o di altra merce: questo quanto precisato dal Cremlino. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, da par sua – durante le dichiarazioni con il primo ministro israeliano, Naftali Bennett – ha indicato: “Abbiamo discusso anche del rischio di catastrofe alimentare dovuta al blocco dei porti del Mar Nero. Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo”.

Le parole del Papa

Papa Bergoglio, circa il conflitto russo-ucraino, ha evidenziato: “La guerra in Ucraina è venuta ad aggiungersi alle guerre regionali che, in questi anni, stanno mietendo morte e distruzione. Ma qui il quadro si presenta più complesso per il diretto intervento di una superpotenza che intende imporre la sua volontà contro il principio dell’autodeterminazione dei popoli. Si ripetono scene di tragica memoria. E ancora una volta i ricatti reciproci di alcuni potenti coprono la voce dell’umanità che invoca la pace”.

L’intervento di Zelensky

Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha affermato in una conferenza stampa, citato dal Guardian: “L’esercito ucraino ha abbastanza munizioni e armi, ma ha bisogno di più armi a lungo raggio”.

Aggiornato il 14 giugno 2022 alle ore 16:48