Zelensky: “Dobbiamo essere pronti alla minaccia nucleare della Russia”

“Siamo preoccupati dal possibile uso di armi nucleari, ma tutto il mondo dovrebbe esserlo, non solo l’Ucraina” ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Allo stesso tempo, Mosca ha espulso 18 membri della rappresentanza dell’Unione europea dalla Russia. “Dobbiamo tutti essere pronti alla minaccia nucleare della Russia” sono state le parole di Zelensky.

Intanto appare accelerare il processo di adesione della Finlandia alla Nato. “È altamente probabile che la Finlandia entri nella Nato, il processo di candidatura dovrebbe essere il più rapido possibile”: lo ha riferito il ministro finlandese per gli Affari europei Tytti Tuppurainen in un’intervista a Sky News, riportata dal Guardian. Tra le altre cose, secondo quanto appreso, sette civili ucraini sono rimasti uccisi in un attacco russo contro gli autobus usati per le evacuazioni vicino a Kharkiv, nella zona Ucraina orientale. Questo quanto indicato dall’Ufficio del procuratore generale ucraino. L’ufficio del procuratore generale ha reso noto che oltre ai sette civili rimasti uccisi, 27 persone hanno riportato ferite sugli autobus che trasportavano i rifugiati dall'Est del Paese: “Il 14 aprile, i militari russi hanno sparato su autobus di evacuazione che trasportavano civili dal villaggio di Borova nel distretto di Izium”. L’incrociatore missilistico russo Moskva “ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta”.

Il commento di Zelensky

“Abbiamo già resistito 50 giorni. Cinquanta giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky nel corso del suo discorso nazionale citato dal Guardian. Non solo: “Cinquanta giorni della nostra difesa sono un risultato. Un risultato di milioni di ucraini Durante i 50 giorni di questa guerra, l’Ucraina è diventata un eroe per tutto il mondo libero. Per coloro che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Per coloro che non sono avvelenati dalla propaganda. Siete diventati tutti eroi. Tutti gli uomini e le donne ucraini che hanno resistito e non si arrendono. E che vinceranno. Questo restituirà la pace all’Ucraina, ne sono sicuro. Ricordo il primo giorno dell’invasione della Federazione Russa. Ricordo quello che mi è stato detto il 24 febbraio, per dirla tutta, nessuno era sicuro che avremmo resistito. Tutti simpatizzavano. Molti mi consigliavano di fuggire dal Paese. Consigliavano di arrendersi davvero alla tirannia. Ma neanche loro ci conoscevano. E non sapevano quanto sono coraggiosi gli ucraini, quanto apprezziamo la libertà. La nostra possibilità di vivere come vogliamo. Non come il popolo governato in modo tale che il suo esercito vede per la prima volta in vita sua i bagni nei territori occupati e ruba anche i comuni elettrodomestici”.

Aggiornato il 16 aprile 2022 alle ore 04:58