Il lockdown di Shanghai blocca container e tir

Il trasporto marittimo e aereo di merci da Shanghai è in condizioni estreme. A causa del lockdown prolungato (toccato il record di 26mila casi giornalieri), il 90 per cento dei camion è fuori servizio. Si punta a un reindirizzamento delle merci verso strutture cargo di altre città, che sono già in una situazione di sovraffollamento. Ai tir è vietato entrare e uscire dalla città senza un permesso speciale, valido solo per 24 ore e solo su percorsi specifici.

“Anche con questa organizzazione è possibile che i camion prenotati vengano requisiti dal governo per trasportare forniture di aiuti” afferma Seko Logistics in un aggiornamento per i clienti. In città la maggior parte dei magazzini è chiusa. Il gigante della logistica aeroportuale Pactl effettua solo sporadiche operazioni. Ait Worldwide Logistics lamenta disagi e conferma il blocco dei tir e dei container da Guangzhou e Xiamen.

L’accesso limitato di merci ai terminal portuali di Shanghai sta causando l’accumulo di container e il rallentamento dei trasferimenti delle navi. Il team della città-provincia cinese di Seko registra una diminuzione dell’80 per cento dei ritiri di container dall’esterno dell’area di blocco a causa della carenza e delle restrizioni per i conducenti, che devono sottoporsi a tampone e avere dei pass speciali. La Mediterranean Shipping Co. annuncia che inizierà a scaricare container refrigerati in altri porti, perché a Shanghai non ci sono prese di corrente disponibili. A meno che i clienti non richiedano uno specifico cambio di destinazione entro una settimana, i reefer verranno scaricati in snodi portuali alternativi, scelti dalla società di navi porta container. Questo fa si che costi aggiuntivi per il trasbordo, lo stoccaggio, il noleggio dell’attrezzatura e il collegamento elettrico potrebbero essere applicati dalla Mediterranean.

Il lockdown in Cina

La politica “zero Covid” intrapresa da Pechino è in totale controtendenza rispetto al resto del mondo. Secondo l’ex assessore regionale pugliese Pier Luigi Lopalco “la politica cinese è stata sbagliata sulla base del razionale scientifico e inapplicabile se non con l’uso estensivo della forza e delle limitazioni dei diritti”. L’epidemiologo spiega che se “un virus pandemico dilaga, l’unica cosa che si può attuare, tecnicamente, è una politica di mitigazione”. L’equilibrio e la convivenza con il Covid-19 sembrerebbe effettivamente l’unica soluzione realistica alla pandemia.

La situazione cinese è dovuta anche alla mancata o comunque parziale immunizzazione dei suoi abitanti, dovuta soprattutto all’utilizzo di un vaccino poco efficace. La situazione di Shanghai, oltre a creare disagi importanti nel mondo dei trasporti e del commercio globale, fa riflettere su quanto le politiche di vaccinazione italiane abbiano evitato una seconda tragedia. Omicron, in assenza di una valida barriera immunitaria, produce disastri.

Aggiornato il 12 aprile 2022 alle ore 15:19