Il lockdown di Shanghai blocca container e tir

martedì 12 aprile 2022


Il trasporto marittimo e aereo di merci da Shanghai è in condizioni estreme. A causa del lockdown prolungato (toccato il record di 26mila casi giornalieri), il 90 per cento dei camion è fuori servizio. Si punta a un reindirizzamento delle merci verso strutture cargo di altre città, che sono già in una situazione di sovraffollamento. Ai tir è vietato entrare e uscire dalla città senza un permesso speciale, valido solo per 24 ore e solo su percorsi specifici.

“Anche con questa organizzazione è possibile che i camion prenotati vengano requisiti dal governo per trasportare forniture di aiuti” afferma Seko Logistics in un aggiornamento per i clienti. In città la maggior parte dei magazzini è chiusa. Il gigante della logistica aeroportuale Pactl effettua solo sporadiche operazioni. Ait Worldwide Logistics lamenta disagi e conferma il blocco dei tir e dei container da Guangzhou e Xiamen.

L’accesso limitato di merci ai terminal portuali di Shanghai sta causando l’accumulo di container e il rallentamento dei trasferimenti delle navi. Il team della città-provincia cinese di Seko registra una diminuzione dell’80 per cento dei ritiri di container dall’esterno dell’area di blocco a causa della carenza e delle restrizioni per i conducenti, che devono sottoporsi a tampone e avere dei pass speciali. La Mediterranean Shipping Co. annuncia che inizierà a scaricare container refrigerati in altri porti, perché a Shanghai non ci sono prese di corrente disponibili. A meno che i clienti non richiedano uno specifico cambio di destinazione entro una settimana, i reefer verranno scaricati in snodi portuali alternativi, scelti dalla società di navi porta container. Questo fa si che costi aggiuntivi per il trasbordo, lo stoccaggio, il noleggio dell’attrezzatura e il collegamento elettrico potrebbero essere applicati dalla Mediterranean.

Il lockdown in Cina

La politica “zero Covid” intrapresa da Pechino è in totale controtendenza rispetto al resto del mondo. Secondo l’ex assessore regionale pugliese Pier Luigi Lopalco “la politica cinese è stata sbagliata sulla base del razionale scientifico e inapplicabile se non con l’uso estensivo della forza e delle limitazioni dei diritti”. L’epidemiologo spiega che se “un virus pandemico dilaga, l’unica cosa che si può attuare, tecnicamente, è una politica di mitigazione”. L’equilibrio e la convivenza con il Covid-19 sembrerebbe effettivamente l’unica soluzione realistica alla pandemia.

La situazione cinese è dovuta anche alla mancata o comunque parziale immunizzazione dei suoi abitanti, dovuta soprattutto all’utilizzo di un vaccino poco efficace. La situazione di Shanghai, oltre a creare disagi importanti nel mondo dei trasporti e del commercio globale, fa riflettere su quanto le politiche di vaccinazione italiane abbiano evitato una seconda tragedia. Omicron, in assenza di una valida barriera immunitaria, produce disastri.


di Zaccaria Trevi