Ucraina: sfollati due terzi dei bambini, allarme dell’Unicef

I numeri non sono mai freddi. E quelli che arrivano dall’Ucraina fanno male: “Circa 4,8 dei 7,5 milioni di bambini sono stati sfollati dall’inizio della guerra”. Questo l’allarme lanciato dall’Unicef. Non solo: la chiusura delle scuole nel Paese ha, inevitabilmente, un impatto sul futuro e l’apprendimento di 5,7 milioni di ragazzini in età scolare di 1,5 milioni di studenti della scuola superiore. Manuel Fontaine, direttore dei programmi Unicef, nota: “In sei settimane sono stati sfollati quasi 2/3 dei bambini ucraini. Quelli non accompagnati sono esposti a maggiori rischi di violenza e tratta”.

Parole e sangue

Vladimir Putin, nel corso della conferenza stampa al termine del colloquio con il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, rimarca che russi, ucraini e bielorussi “sono un unico popolo in tre”. Per questo motivo “quanto sta succedendo in Ucraina è una tragedia”. Il presidente russo, dopo aver sottolineato che “non aveva scelta” se non dar vita all’operazione militare speciale, sottolinea: “Il mondo oggi è più difficile di quanto fosse durante la Guerra fredda e un Paese solo non sarà in grado di mantenere il predominio”. Oltre ad aggiungere: “Continueremo a opporci insieme a qualsiasi tentativo di rallentare lo sviluppo dei nostri Paesi o d’isolarli artificialmente dall’economia globale”.

L’intervento di Volodymyr Zelensky

Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, durante un discorso (video) al Parlamento lituano richiede ai Paesi dell’Unione europea di stabilire un termine entro il quale saranno bloccate in maniera netta le importazioni di gas russo. Dopodiché, secondo quanto indicato da Ukrinform, rivela: “Nelle aree occupate liberate dell’Ucraina il lavoro continua per registrare e indagare sui crimini di guerra commessi dalla Russia. Quasi ogni giorno vengono trovate nuove fosse comuni. Migliaia di vittime, centinaia di casi di brutali torture. Si trovano ancora cadaveri nei tombini e negli scantinati. Corpi legati e mutilati. Centinaia di orfani, almeno centinaia di bambini, sono stati denunciati centinaia di stupri, tra cui ragazze minorenni e bambini molto piccoli e persino neonati”. E ancora: “Se si discute seriamente del petrolio solo per il sesto pacchetto di sanzioni, il mondo non si rende conto a quale guerra si sta preparando la Russia. Se non c’è ancora una definizione chiara sul gas russo, allora non ci può essere certezza che l’Europa abbia una volontà comune per fermare i crimini militari russi per costringere la Russia alla pace. Occorre compiere ogni sforzo per garantire che la risposta dell’Europa all’aggressione russa sia veramente forte e veramente consolidata. Non possiamo aspettare lo sviluppo del settimo o dell’ottavo o del nono, decimo, ventesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per prendere decisioni davvero potenti”.

Armi e alleati

Ancora Zelensky: “Presto sarà necessario un maggiore supporto militare. Le vite degli ucraini si stanno perdendo, vite che non possono più essere restituite. E questa è anche responsabilità di coloro che ancora conservano nel proprio arsenale le armi di cui lUcraina ha bisogno. Responsabilità che rimarrà per sempre nella storia. Se avessimo jet, veicoli corazzati pesanti, artiglieria saremmo in grado di porre fine a questa guerra”.

Aggiornato il 12 aprile 2022 alle ore 16:50