Mariupol, bombe su edificio della Croce Rossa

Il conflitto in Ucraina ormai va avanti da più di un mese, mentre per la giornata odierna sono stati concordati tre corridoi umanitari, tutti nel Sud del Paese. Nel frattempo, durante i bombardamenti russi, è stato colpito un edificio della Croce Rossa a Mariupol: lo ha reso noto una responsabile ucraina. Lyudmyla Denisova, incaricata dei diritti umani presso il Parlamento ucraino, ha difatti scritto su Telegram: “A Mariupol gli occupanti hanno bombardato deliberatamente l’edificio del Comitato internazionale della Croce Rossa. L’aviazione nemica e l’artiglieria hanno fatto fuoco su un edificio segnato con una Croce Rossa su uno sfondo piano, che indica la presenza di persone ferite o civili e materiale umanitarie”.  Francesco Rocca – Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – su Facebook ha scritto: “Il deposito di Mariupol era stato evacuato già da alcuni giorni e il materiale umanitario era stato tutto distribuito. Al momento non è possibile fare alcuna valutazione dei danni”. In più Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea, ha confessato: “L’ufficio sul campo della missione consultiva dell’Ue in Ucraina è stato recentemente colpito dai bombardamenti russi, subendo gravi danni. Nessun membro della missione o collaboratore è rimasto ferito”.

Gli scontri

Secondo quanto appreso, attacchi russi hanno colpito Chernihiv, come denunciato su Telegram dal governatore Viacheslav Chaus, secondo quanto riferito dai media internazionali: “Ci crediamo alle promesse? Certo che no”. Poi ha segnalato che le forze russe hanno condotto “attacchi sulla città di Nizhyn, inclusi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv”. Appuntato, intanto, un rallentamento del flusso dei profughi ucraini verso l’Europa: da 200mila a 40mila al giorno. Nel nostro Paese, a ieri, sono 75mila. Di questi, 5.600 sono inquadrati nei sistemi di accoglienza Cas (5.300 persone) e Sai (299). Tornando a Mariupol, il sindaco su Telegram ha annunciato: “Più di 70 persone, donne e personale medico del reparto maternità numero due, del distretto della riva sinistra di Mariupol, sono stati presi con la forza dagli occupanti”. A seguire, nella regione di Kiev, truppe russe avrebbero bombardato complessi residenziali e infrastrutture sociali: “L’esercito russo ha lanciato missili e bombe – ha specificato l’Amministrazione militare – cercando di distruggere le infrastrutture e le aree residenziali in violazione del diritto umanitario internazionale. Gli occupanti russi continuano a terrorizzare la popolazione locale”.

La fase diplomatica

Mario Draghi avrà un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin: conferma, questa, arrivata da Palazzo Chigi. Parallelamente, sia la Russia che la Cina hanno condannato le sanzioni unilaterali decise da Stati Uniti, Unione europea e alleati contro Mosca per l’aggressione all’Ucraina, definendole come “illegali e controproducenti”. Così una nota del ministero degli Esteri che è stato diffusa dopo l’incontro tra Sergej Lavrov e Wang Yi tenuto a Tunxi, nella provincia di Anhui, dove la Cina ospita una due giorni di incontri dedicati all’Afghanistan. Nel dettaglio, è stato spiegato: “Le parti hanno notato la natura controproducente delle sanzioni unilaterali illegali imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”.

Aggiornato il 31 marzo 2022 alle ore 16:39