Ucraina: negoziati complicati, ancora bombardamenti

I negoziati procedono a rilento, gli attacchi dei russi non cessano, Mosca annuncia di essere pronta a prendere il controllo delle città dell’Ucraina. Intanto Kiev è accerchiata: bombardati oggi un condominio e una fabbrica di aerei. Nel frattempo, le condizioni a Mariupol sono disperate (2500 morti dall’inizio della guerra) mentre le sirene di allarme rimbombano a Leopoli.

Assalto a Kiev

Il condominio finito nella morsa dei bombardamenti russi si trova nella zona nord-ovest, ovvero nel distretto di Oblon. Durante i soccorsi sono stati trovati i cadaveri di due persone, tre invece i feriti trasportati in ospedale. Così il Kyiv Independent, che segnala pure quindici persone tratte in salvo e sessantatré evacuati durante le operazioni di spegnimento delle fiamme. Nelle mire dei raid pure l’impianto di produzione di aerei Antonov, nelle vicinanze dello Sviatoshyn Airfield, a circa 11 chilometri da Kiev. Il quadro sembra non voglia mutare: non smettono di suonare le sirene nelle città ucraine. Ancora assedio a Mariupol, dove l’elettricità ormai è assente, il cibo comincia a scarseggiare, sia negozi che farmacie vengono saccheggiati. Volodymyr Zelensky, premier ucraino, torna a parlare in video ed esorta la popolazione a resistere.

Il monito di Mosca

Mosca, da par sua, alza la voce. Le forze armate russe sono decise e non escludono di prendere il “controllo totale” delle maggiori città dell’Ucraina. Questo il messaggio del Cremlino. Parallelamente, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani registra più di 40mila miliziani siriani arruolati dalla Russia. Lo stesso Osservatorio puntualizza che nessun combattente siriano, per adesso, risulta trasferito al fronte ucraino. Si tratta non di “volontari” ma di soggetti iscritti dietro la promessa di “salario e privilegi”.

Il nodo dei colloqui

Infine, proseguono i negoziati tra Russia e Ucraina. Ihor Zhovkva, vicecapo dell’ufficio di Zelensky, sostiene che la posizione di Mosca appare più fattiva: “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi”. Va ricordato, altresì, il tweet mattutino di Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino: “A coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella Terza guerra mondiale. L’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie. Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Vladimir Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande”. A Roma, per la cronaca, vertice Usa-Cina fra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan e il capo della diplomazia del Partito Comunista cinese, Yang Jiechi.

Aggiornato il 14 marzo 2022 alle ore 15:28