Ucraina: bombardamenti a ovest, morsa su Kiev

Raid sulla città di Lutsk, dove tre missili hanno colpito l’aeroporto: il sindaco ha detto ai cittadini di rifugiarsi in luoghi sicuri. L’avanzata russa in Ucraina non si ferma e sta procedendo verso ovest: attacchi sono stati registrati pure a Ivano-Frankivsk. Esplosioni anche a Dnipro, città situata sul fiume Dnepr, nella zona centro-orientale: qui, secondo quanto riportato dai media, sarebbe stata colpita una fabbrica di scarpe. Altri due raid sarebbero avvenuti vicino a un condominio e a un asilo nido. Inoltre, milizie filorusse del Donbass hanno assicurato di avere conquistato Volnovakha, fondamentale dal punto di vista strategico, a nord di Mariupol.

Dramma a Mariupol

Mariupol è una cittadina dell’Ucraina sud-orientale: qui il vicesindaco ha raccontato che 1200 corpi sono stati rimossi da strade e vie, con i cadaveri che sono stati seppelliti nelle fosse comuni. Nel frattempo, Volodymyr Zelensky, premier ucraino, ha detto: “Stiamo affrontando uno Stato terrorista”. Da par sua, Mosca ha avanzato l’idea di una convocazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per affrontare la discussione sulle “attività biologiche militari americane in Ucraina”. Lo stesso Zelensky ha replicato asserendo che potrebbe trattarsi di un alibi da parte russa per poter effettuare attacchi con armi proibite: “Se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda cosa la Russia accusa gli altri di pianificare”.

Non c’è aria di tregua

Al momento non c’è aria di tregua. Non solo: gli americani hanno rilevato un avvicinamento a Kiev da parte dei russi. Posizione, questa, testimoniata da immagini satellitari che proverebbero la pressione intorno alla capitale della Ucraina. Situazione drammatica anche a Chernihiv, nel nord del Paese: non c’è più acqua, come segnalato dal Kyiv Independent. Inoltre, gli ucraini hanno segnalato un attacco all’istituto di ricerca nucleare di Kharkiv, dove è presente un reattore sperimentale. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, ha twittato: “Le grandi città ucraine sono nuovamente sottoposte a colpi devastanti. La prima esplosione ha avuto luogo a Lutsk poi Ivano-Frankivsk. Sotto attacco anche Dnipro. La guerra distruttiva della Russia contro i civili e le principali città continua”.

Navalny invita i russi a opporsi alla guerra

Alexey Navalny, leader dell’opposizione in Russia, dal carcere ha invitato i suoi concittadini a protestare contro la guerra e a scendere in piazza: “Il pazzo maniaco Putin verrà fermato prima se il popolo della Russia si opporrà alla guerra – così ha scritto su Instagram attraverso suoi collaboratori, citato dal Guardian – dovete andare alle dimostrazioni contro la guerra tutti i weekend, anche se sembra che gli altri se ne siano andati o siano impauriti. Siete la spina dorsale del movimento contro la guerra e la morte”.

Il vertice di Versailles

Per chiudere, è in agenda la seconda giornata del vertice informale – a Versailles – tra i capi di Stato e di Governo dell’Unione europea. Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, ha evidenziato: “Il Consiglio europeo dovrà concordare questa mattina sulla proposta di raddoppiare il nostro contributo di 500 milioni in supporto militare all’Ucraina per le forze ucraine”. Charles Michel, presidente del Consiglio Ue, ha proseguito sostenendo che “la Commissione dovrà esprimere il suo parere molto rapidamente” sulla richiesta di adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Aggiungendo: “Noi sappiamo che Kiev si batte per il suo Paese, per la sua sopravvivenza ma anche per i valori europei”. Sanna Marin, premier finlandese, ha notato: “Non c’è un percorso accelerato per l’adesione all’Ue. Ci sono altri Paesi che hanno l’aspirazione di diventare membri dell’Ue e dobbiamo mandare un chiaro segnale che c’è un percorso. Che sono benvenuti ma ci sono anche dei criteri che vanno rispettati. Dobbiamo dare speranza ma dobbiamo anche essere realisti”.

Allarme centrali nucleari

Da segnalare, secondo quanto appreso, che permane l’allarme internazionale per lo stato delle centrali nucleari. A tal proposito l’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) ha fatto sapere di nuove ispezioni, dopo che Kiev ha reso noto di aver perso le comunicazioni con Chernobyl. Ancora l’Aiea ha sottolineato che non è in grado di dare una conferma sui rapporti secondo cui le linee elettriche della centrale sarebbero state riparate il giorno seguente la perdita degli alimentatori esterni. L’agenzia, in più, ha rilevato che la centrale di Zaporizhzhia, sotto il controllo delle forze russe da più di una settimana, non è nella possibilità di fornire i pezzi di ricambio, attrezzature e personale specializzato necessari per effettuare le riparazioni programmate. Rafael Grossi, direttore generale della Agenzia internazionale per lenergia atomica, nelle ore scorse ha sentito i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia e ha rimarcato che le parti sono “disposte a lavorare” con l’Aiea, con l’obiettivo di prevenire combattimenti nelle vicinanze degli impianti nucleari.

Aggiornato il 11 marzo 2022 alle ore 14:19