Ucraina: bombardamenti su Kharkiv, carri armati verso Kiev

I colloqui ancora sul tavolo delle trattative per una tregua che, al momento, stenta ad arrivare. In Ucraina il canovaccio resta il medesimo, tra bombardamenti delle forze russe e le sirene che risuonano nelle città. Secondo quanto indicato dalla Cnn, blindati e pezzi di artiglieria si muovono in direzione di Kiev. Il serpentone si snoda da Pribyrsk (al confine tra Bielorussia e Ucraina) fino alla base aerea di Antonov, a un tiro di schioppo dalla capitale ucraina. Il convoglio militare – immortalato dalle fotografie satellitari diffuse dall’azienda Maxar Technologies – si estende per circa 65 chilometri. La conquista dello scalo aereo potrebbe rappresentare una tappa cruciale per l’offensiva su Kiev.

Gli scontri

Gli allarmi risuonano a Rivne, Vinnytsia, Ternopil e Volyn, sia a nord che a ovest di Kiev. I media locali, inoltre, registrano gli attacchi nella città di Kharkiv. Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell’Ucraina, twitta: “Barbari attacchi missilistici russi sulla centrale Piazza della Libertà e sui quartieri residenziali di Kharkiv”. Gli fa eco Oleh Sinehubob, ovvero il capo dell’Amministrazione regionale di Kharkiv, che parla dei bombardamenti. Non solo: 70 soldati ucraini risulterebbero deceduti a seguito dell’attacco dei russi sferrato contro la base militare di Okhtyrka, situata tra Kharkiv e Kiev. Informazione, questa, resa nota da Dmytro Zhyvytskyy, responsabile regionale. E poi una base militare – scrive il Guardian – è in fiamme, a 25 chilometri a nord-est di Kiev.

Confine ucraino attraversato dalle truppe bielorusse

Nel frattempo, le truppe bielorusse avrebbero attraversato il confine con l’Ucraina. Così il Daily Beast e il Politico che, a loro volta, sottolineano una dichiarazione del Parlamento ucraino: “Le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale”. Fino al tweet: “Le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv (a nord dell’Ucraina, che si estende dal confine con la Bielorussia a Kiev, ndr). L’informazione è confermata da Vitaliy Kyrylov, portavoce delle Forze di Difesa del territorio settentrionale”.

Gli obiettivi di Putin: parla il generale Graziano

Il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione europea, a Sky Tg24 nota: “L’Ucraina non è, forse, neanche l’obiettivo della Russia: è un mezzo per portare una minaccia che arriva dall’Ucraina, e che avvolge l’Europa come una spirale”.  Inoltre, puntualizza: “Putin, come obiettivo finale vuole ricostruire questa grande Russia influente, che si inserisce in un gioco geopolitico a lungo periodo insieme agli Stati Uniti e alla Cina. Dall’Europa vorrebbe il riconoscimento all’accettazione di uno status quo, quindi di una Ucraina neutrale, e l’accettazione, da parte europea, dell’occupazione nelle zone della Crimea e del Donbass sotto controllo, e probabilmente l’unione fra il Donbass e la Crimea”. Il generale Claudio Graziano, tra le altre cose, intervistato da Repubblica, racconta che adesso “bisogna fare molta attenzione ai Balcani, dove l’influenza russa è molto forte e si rischia la destabilizzazione della Bosnia-Erzegovina”. In aggiunta, l’aumento delle perdite russe in Ucraina “rischia di innescare una spirale. Più gli ucraini resistono, più il mondo si mobilita per sostenerli e più la guerra diventa sanguinosa per tutti. Ma Putin non può perdere la faccia e subire una sconfitta: sarebbe la fine del suo potere”. In ultimo, ricorda che entro il 31 marzo “verrà approvata la Bussola Strategica”, concepita due anni fa “come la direttiva politica per la nuova la politica di sicurezza della Ue. A questo punto sarà letta come una risposta a nostri avversari”. Nel dettaglio, sarà “una capacità di 5mila militari che potrà intervenire in teatri non permissivi”, un raggruppamento interforze, “con mezzi aerei e navali, che necessita di una struttura di comando e controllo, nuclei satellitari e cyber. Avrà la piena operatività entro due anni”. 

Politica e diplomazia

Oltre agli spari c’è anche la partita della politica. Ieri di scena il primo capitolo sui negoziati tra Russia e Ucraina. Vladimir Putin va dritto alla questione, richiedendo sia la neutralità di Kiev, sia il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea. Domani potrebbe essere la volta del secondo round dei colloqui. Il tema dell’invasione russa in Ucraina, peraltro, è al centro della sessione plenaria straordinaria del Parlamento europeo. Volodymyr Zelensky, premier ucraino, afferma in video-collegamento: “Senza di voi l’Ucraina sarà abbandonata. Abbiamo provato la nostra forza, che valiamo almeno quanto voi. Quindi, dimostrateci che siete con noi, provateci che non ci lascerete soli e che siete davvero europei. Solo così la vita vincerà sulla morte, la luce batterà l’oscurità. Gloria all’Ucraina”. In discussione, inoltre, la bozza di risoluzione dove viene sottolineata la richiesta di “adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Ue, in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea e nel frattempo, continuare a lavorare per la sua integrazione nell’Ue”. Nel testo – è atteso nella serata il voto – viene rimarcata la condanna all’aggressione “militare illegale e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, nonché il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione”. Da evidenziare, parallelamente, quanto sostenuto da Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato: “Per la prima volta stiamo dispiegando le forze di risposta della Nato e truppe francesi sono in arrivo in Romania. Noi proteggeremo e difenderemo qualsiasi territorio della Nato. Noi siamo un’Alleanza difensiva. Non cerchiamo il conflitto con la Russia, che deve immediatamente fermare la guerra e tornare alla diplomazia. La guerra di Putin ha effetti su tutti e gli Alleati della Nato sono uniti”. Sempre Stoltenberg annuncia che la Nato “non prenderà parte al conflitto” in Ucraina e “non manderà truppe nel territorio ucraino né aerei nello spazio aereo ucraino”.

Lavrov e il passaggio sulle armi nucleari

In tale contesto, non passa inosservato il video-messaggio di Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, secondo il quale per la Federazione russa è “inaccettabile” che armi nucleari statunitensi siano presenti sul territorio di un certo numero di Paesi europei. Inoltre, specifica che la Russia è “pronta a lavorare con gli Stati Uniti a nuovi accordi sulla stabilità strategica”.

La situazione umanitaria

Drammatica, infine, la situazione umanitaria. Filippo Grandi, Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, durante la riunione del Consiglio di sicurezza, precisa: “Centinaia di migliaia di ucraini stanno cercando rifugio nei Paesi vicini. Stiamo attualmente pianificando di avere fino a 4 milioni di rifugiati nei prossimi giorni e settimane”. Mentre António Guterres, segretario generale dell’Onu, incalza: “Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe facilmente diventare la peggiore crisi umanitaria e dei rifugiati in Europa negli ultimi decenni. Le Nazioni Unite stanno lavorando 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per valutare i bisogni umanitari e aumentare la fornitura di aiuti salvavita a molte più persone alla disperata ricerca di protezione e riparo. In particolare donne, bambini, anziani e persone con disabilità”. E ancora: “I combattimenti in Ucraina devono finire. Stanno imperversando in tutto il Paese, dall’aria, dalla terra e dal mare. Devono cessare ora, basta. I soldati devono tornare alle loro caserme. I leader devono andare verso la pace. I civili devono essere protetti”.

Aggiornato il 01 marzo 2022 alle ore 15:23