La Russia invade l’Ucraina: è guerra

Il suono delle sirene e  i colpi di mortaio. Dall’altro lato il messaggio: “Un’operazione militare per proteggere il Donbass”. Sono le 6 del mattino a Mosca quando Vladimir Putin annuncia in televisione l’attacco all’Ucraina, chiedendo all’esercito di Kiev “di consegnare le armi e andare a casa”. E poi il discorso che va in una direzione: non l’occupazione del Paese, bensì una smilitarizzazione e denazificazione. Non solo: l’espansione della Nato “e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili, mentre gli Stati Uniti rifiutano di trattare sulle nostre richieste di sicurezza”. Putin, a seguire, avverte: “Ora alcune parole importanti, molto importanti per coloro che potrebbero essere tentati di intervenire dall’esterno negli eventi in corso. Chiunque tenti di interferire con noi, e ancor di più di creare minacce al nostro Paese, al nostro popolo, dovrebbe sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze come non sono state sperimentate nella storia. Siamo pronti per qualsiasi sviluppo di eventi. Tutte le decisioni necessarie al riguardo sono state prese. Spero di essere ascoltato”.

L’operazione in Ucraina

Il blitz della Russia è in divenire. L’attacco dell’esercito di Mosca è lanciato da tre direzioni: da Nord, dal confine bielorusso verso Kiev, da Est dalle Repubbliche separatiste del Donbass e da Sud dalla Crimea annessa alla Russia nel 2014 verso Mariupol e Odessa. Il ministero degli Affari esteri dell’Ucraina, in una nota, segnala che l’operazione punta a “distruggere lo Stato ucraino, impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un’occupazione”. Inoltre, si rivolge alla Comunità internazionale, chiedendo di “agire immediatamente. Solo azioni unite e forti possono fermare l’aggressione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin”. Secondo le informazioni che si stanno aggiungendo di minuto in minuto, le truppe avanzano dalla Russia e dalla Bielorussia.

Lo scontro

La Russia ribadisce di aver distrutto basi aeree e la difesa aerea. L’Ucraina, da par sua, spiega di aver chiuso lo spazio aereo mentre Kiev evidenzia di aver abbattuto un elicottero e cinque aerei russi. In più, camion russi e due carri armati risulterebbero distrutti nella regione di Lugansk, nell’area di Schastye. Intanto, arriva la smentita di un ingresso delle truppe russe a Odessa, nella parte meridionale dell’Ucraina, mentre le sirene antiaeree risuonano ripetutamente a Kiev. Secondo l’agenzia Tass risulterebbero colpiti palazzi e strutture commerciali durante la prima fase dell’attacco russo. Risuono di sirene anche a Leopoli, nell’Ucraina occidentale.

Le parole del presidente ucraino

Volodymyr Zelenskiy, presidente ucraino, nel discorso alla nazione puntualizza come la Russia si sia scagliata con attacchi missilistici sulle infrastrutture dell’Ucraina e sulle guardie di frontiera. In più dichiara di aver avuto un colloquio con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden: “L’esercito è operativo. Sarò con voi costantemente. Siate forti. Vinceremo perché siamo l’Ucraina. Gloria all’Ucraina”.

Il dramma in Ucraina

La fila davanti alle farmacie e ai bancomat. E poi la coda di auto, con i veicoli diretti a ovest, per allontanarsi dalle esplosioni segnalate nella direzione dell’aeroporto internazionale di Boryspil. Cartoline drammatiche che provengono da Kiev: è l’alba quando in molti decidono di abbandonare le abitazioni, alla ricerca di luoghi sicuri. Nel frattempo, l’ambasciata americana a Kiev invita i propri concittadini di “stare al riparo e di seguire le seguenti azioni: se sentite esplosioni forti o sirene cercate immediatamente riparo; se siete in casa o in un edificio cercate riparo nelle aree con meno finestre; se siete all’aperto cercate riparo sotto strutture solide e se non è possibile sdraiatevi e copritevi la testa con le mani”. Il quadro in Ucraina resta allarmante. Già si conterebbero decine di vittime a seguito dell’attacco dei russi. La presidenza ucraina confessa che “più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi”. Altre vittime, fra cui delle donne, sarebbero legate un attacco russo registrato a Odessa. L’esercito, di contro, avrebbe abbattuto cinque aerei e un elicottero russi e “ucciso 50 occupanti”. Dalle informazioni trapelate emergono esplosioni a Odessa, Kharkiv, Mariupol, Leopoli e Kiev. Sarebbe in corso un attacco pure anche nella regione di Lugansk dove “stanno entrando i carri armati e ci sono forti scontri presso la città di Shachtarsk”. Bombardamenti persino a Dnipro dove “le scuole sono chiuse, ci sono file alle banche e ai benzinai ma in generale la città non è nel panico”. Nella capitale ucraina i cittadini trovano rifugio nelle stazioni della metropolitana. Un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk, risulterebbe colpito da un attacco russo: il bilancio sarebbe 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici. Questo quanto riportato dal Guardian. Le truppe russe prendono il controllo dell’aeroporto internazionale di Hostomel distante una quarantina di chilometri da Kiev: lo riferisce la Cnn. “Combattimenti sono in corso nei pressi del deposito di scorie nucleari di Chernobyl. Le forze russe sono avanzate dalla Bielorussia” dichiara il consigliere del ministero dell’Interno, Anton Guerachtchenko. La guardia nazionale ucraina “sta opponendo una forte resistenza”. Volodymyr Zelensky su Twitter sottolinea che i soldati ucraini “stanno sacrificando la loro vita per evitare una seconda Chernobyl”.

  

Le reazioni dell’Europa

“La Russia ha scelto la guerra. La Francia condanna nel modo più assoluto l’avvio di queste operazioni” sono le parole di Nicolas de Rivière. Inoltre, prosegue che questa decisione arriva “nel momento stesso in cui il Consiglio di Sicurezza è riunito e mostra il disprezzo della Russia per il diritto internazionale e per l’Onu. Lanciamo un appello alla Russia a rispettare il diritto internazionale umanitario in ogni circostanza e a proteggere e rispettare tutti i civili, soprattutto le persone vulnerabili, le donne e i bambini così come il personale umanitario”. Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, twitta: “Il mondo deve agire immediatamente. Il futuro dell’Europa e del mondo è a rischio. Le cose da fare: sanzioni devastanti sulla Russia adesso, incluso lo Swift. Isolare totalmente la Russia con ogni mezzo e in ogni formato. Armi e equipaggiamenti per l’Ucraina, assistenza finanziaria e umanitaria”.

Il messaggio di Joe Biden

Il presidente statunitense, Joe Biden, in un messaggio scritto, rimarca: “Le preghiere dell’intero mondo sono con il popolo dell’Ucraina mentre stasera soffrono un attacco non provocato e ingiustificato dalle forze militari russe. Il presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza”.

“Soltanto la Russia – va avanti – è responsabile per la morte e la distruzione che questo attacco porterà. Gli Stati Uniti e i suoi alleati e partner risponderanno in un modo deciso e unito. Il mondo farà rendere conto alla Russia”. Biden, peraltro, vedrà “i leader del G7, gli alleati e i partner imporranno severe sanzioni alla Russia. Continueremo a garantire supporto e assistenza all’Ucraina e al popolo ucraino”.

Colloquio tra Biden e Zelensky

La Casa Bianca, in un comunicato, svela il contenuto – in sintesi – del colloquio telefonico intercorso tra Joe Biden e Volodymyr Zelensky: “Il presidente Zelensky mi ha chiamato stasera e abbiamo appena finito di parlare. Ho condannato questo ingiustificato attacco delle forze militari russe. L’ho informato dei passi che stiamo prendendo per condannare l’azione a livello internazionale, incluso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Mi ha chiesto – termina Biden – di invitare gli altri leader del mondo a denunciare pubblicamente la palese aggressione del presidente Putin e di stare al fianco del popolo dell'Ucraina”.

Trump: “Con me non sarebbe mai successo”

Secondo Donald Trump l’attacco russo all’Ucraina è una “cosa molto triste per il mondo”. E a Fox News puntualizza: “Beh questo è qualcosa che non sarebbe mai successo. Questo non sarebbe successo durante la mia Amministrazione. Non ci sarebbe stato spazio. Ed è una cosa molto triste per il mondo per il Paese, e certamente molto triste per molta gente che verrà uccisa inutilmente”.

Il piano di difesa della Nato

Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, racconta: “La Russia ha attaccato l’Ucraina, è un atto brutale di guerra. Quello che aveva detto da mesi è successo. È un momento grave per noi, la guerra è in Europa. Nei prossimi giorni invieremo ulteriori forze sul fianco Est dove già sono state inviate migliaia di truppe. Dopo l’invasione della Russia di un Paese non alleato, abbiamo attivato oggi il piano di difesa della Nato, che dà maggior autorità ai comandanti in campo. Noi siamo pronti, ma la nostra è un Alleanza preventiva, non vogliamo un conflitto”. E ancora: “Richiamiamo con urgenza la Russia a tornare indietro dal percorso di violenza e aggressione scelto”.

La conferenza stampa di Mario Draghi

Mario Draghi, presidente del Consiglio, nel corso di una conferenza stampa richiede il ritiro delle truppe russe: “Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, le nostre democrazie. La nostra ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine in stretto coordinamento con le altre ambasciate. L’ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni decisione necessaria. L’Italia condivide la posizione, più volte espressa anche dai nostri alleati, di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi. Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e soprattutto utile. Ma l’esperienza di questi giorni – va avanti – mostra che le azioni del Governo russo rendono questo dialogo, nei fatti, impossibile. L’Italia, l’Unione europea e tutti gli alleati chiedono al presidente Putin di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le proprie forze militari al di fuori dei confini internazionalmente conosciuti dell’Ucraina in modo incondizionato”.

La condanna da parte della politica italiana

Tanti i commenti di condanna da parte delle forze politiche di casa nostra a poche ore dall’attacco russo in Ucraina. Il premier Mario Draghi nota: “Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, twitta: “L’operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell’Ucraina, che l’Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici”.

Giorgia Meloni, numero uno di Fratelli d’Italia, non usa troppi giri di parole: “Inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L’Occidente e la Comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale”.

Per Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, “l’Italia deve condannare senza ambiguità l’attacco all’Ucraina e, insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa. I comodi terzismi son stati spenti dalle bombe di Putin; ora è o di qua o di là”.

Matteo Salvini, leader della Lega, chiarisce: “L’auspicio è l’immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati”.

Matteo Renzi di Italia Viva sbotta: “Inaccettabile l’attacco russo in Ucraina. Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra e alle famiglie che stanno piangendo i propri cari. L’Italia sia come sempre al fianco di Europa e Stati Uniti in nome della libertà e dei valori”.

Carlo Calenda, leader di Azione, osserva: “La guerra torna in Europa. L’Occidente deve essere compatto. Altrimenti si sbriciolerà. In Italia nessuna manovra parlamentare dei partiti di maggioranza contro il Governo Draghi deve essere più tollerata. E chi gioca a fare il filorusso vada all’opposizione ora”.

Giuseppe Conte del Movimento Cinque Stelle incalza: “Ferma condanna per l’attacco russo che precipita la situazione e allontana ogni soluzione diplomatica. Confidiamo in una risposta comune europea e nel contributo che l’Italia può dare. Il mio pensiero va alla popolazione civile, per la quale sono profondamente preoccupato”.

Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa

Il Quirinale, in una nota, fa sapere: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per oggi, 24 febbraio 2022, alle 16,30”. Il Consiglio Supremo di Difesa, per la cronaca, si riunisce almeno due volte l’anno ed è convocato dal Capo dello Stato, anche dietro richiesta del presidente del Consiglio, nei casi in cui si ravvisi la necessità.

Le Borse crollano

Segnali negativi anche nelle Borse europee. La Borsa di Milano arriva a cedere il 4 per cento con il Ftse, che piomba sotto i 25mila punti (24.957 punti). In difficoltà pure i titoli più esposti verso la Russia come Unicredit (-8,6 per cento), Pirelli (-8,21 per cento), Buzzi (-7,45 per cento) e Intesa Sanpaolo (-7,08 per cento). Francoforte cede il 3,3 per cento, Parigi il 3,1 per cento, Londra il 2,4 per cento. Non solo: è evidente il balzo del petrolio, che impenna di quasi il 7 per cento, il Brent a quota 103,5 dollari al barile e il Wti vicino a quota 98. Il gas vola del 33 per cento ad Amsterdam e Londra.

Segnali di recupero per i future su New York (con Dow Jones e S&P in calo dell’1,6 per cento e Nasdaq del 2,2 per cento). Rialza la testa la Borsa di Mosca, giunta a perdere fino al 45 per cento: adesso l’indice Moex cede il 24 per cento. Il rublo, sostenuto dalla Banca centrale russa, tiene nei ranghi il ribasso sul dollaro al 2,5 per cento, scambiando a 83,7 sul biglietto verde.

Lo spread Btp-Bund apre fino a oltre 176 punti base in apertura, “con il rendimento del decennale italiano oltre l’1,9 per cento – segnala l’Ansa – dopo le notizie sull’estendersi dell’offensiva russa in Ucraina. L’oro sale ai massimi da oltre un anno. Le quotazioni del metallo prezioso avanzano dell’1 per cento a 1.928,80 dollari l'oncia, ai massimi dal gennaio 2021, con l’operazione militare della Russia in Ucraina che fa scattare una corsa ai beni rifugio. Il Bitcoin in calo: la criptovaluta perde l’8 per cento a 34.778 dollari”.

Unicef: minaccia per le vite di 7,5 milioni di bambini

Nel frattempo Catherine Russel, direttore generale dell’Unicef, segnala che “l’intensificarsi delle ostilità in Ucraina rappresenta una minaccia immediata per le vite e il benessere di 7,5 milioni di bambini. Negli ultimi giorni colpi di armi pesanti lungo la linea di contatto hanno già danneggiato infrastrutture idriche di base e scolastiche. Se i combattimenti non si fermeranno, decine di migliaia di famiglie potrebbero essere costrette a sfollare, facendo drammaticamente aumentare i bisogni umanitari”.

“L’Unicef – continua Russell – sta lavorando in Ucraina Orientale per ampliare i programmi salvavita per i bambini. Questi comprendono: il trasporto di acqua sicura nelle aree colpite dal conflitto, il pre-posizionamento di aiuti per la salute, l’igiene e l’istruzione di emergenza il più vicino possibile alle comunità vicino la linea di conflitto e lavorare con le municipalità per assicurare aiuto immediato per i bambini e le famiglie che hanno bisogno di sostegno. Team mobili invece stanno fornendo cure psicosociali ai bambini traumatizzati dall’insicurezza cronica. Gli ultimi otto anni di conflitto hanno causato danni profondi e durevoli ai bambini su entrambi i lati della linea di contatto. I bambini in Ucraina hanno un disperato bisogno di pace, adesso”.

Da qui l’appello dell’Unicef al segretario generale dell’Onu per un istantaneo cessate il fuoco e per chiedere alle parti di rispettare gli obblighi internazionali: proteggere i bambini dai pericoli e assicurare che gli attori umanitari possano raggiungere in sicurezza e velocemente i bambini che hanno bisogno.

Campionato di calcio sospeso in Ucraina: le parole di mister De Zerbi

La Federcalcio ucraina, in una nota, annuncia: “A causa dell’imposizione della legge marziale in Ucraina, il campionato ucraino è stato sospeso”. Allo stesso tempo Roberto De Zerbi, tecnico italiano di calcio alla guida dello Shakhtar Donetsk, in collegamento da Kiev con Sportitalia, ammette: “Abbiamo scelto di restare in Ucraina con ansia e paura, ci avevano detto che al 70 per cento avremmo giocato sabato a Kharkiv, a 30 chilometri dal confine russo. Ora con i bombardamenti è tutto sospeso e noi aspettiamo notizie dell’ambasciata italiana, per capire come muoverci. Confidiamo nell’aiuto del Governo. Non siamo degli eroi, rifarei la scelta di restare, ma mi farei sentire con più forza dalla Federazione ucraina: quando Putin ha fatto il primo discorso, forse lo hanno sottovalutato”. Intanto l’Uefa avrebbe deciso che San Pietroburgo non ospiterà più la finale di Champions League in programma il 28 maggio. Infine, comunicato congiunto da parte delle Federazioni di Polonia, Svezia e Repubblica Ceca. Tutte e tre esprimono la convinzione di non voler giocare i play-off per il Mondiale di Qatar 2022 nel territorio russo. Un appello, quindi, per non volare e giocare in Russia: la richiesta, a Uefa e Fifa, è di reagire e presentare subito alternative.

 

Aggiornato il 25 febbraio 2022 alle ore 09:34