Primarie dem, confronto tivù Biden-Sanders: non vince nessuno

Joe Biden e Bernie Sanders si sono confrontati tenendosi a 1,8 metri di distanza. Il duello televisivo è stato serrato. Ma poco spumeggiante. Il confronto è stato organizzato in uno studio senza pubblico della Cnn, a Washington. La sfida che pareva ormai segnata, in favore dell’ex numero due di Barack Obama, è ancora apertissima. Complessivamente, Biden è avanti con 889 delegati contro i 739 di Sanders.

Inevitabilmente, i due candidati alla nomination democratica hanno affrontato l’emergenza Coronavirus, attaccando, quasi all’unisono, Donald Trump. “Questa è una emergenza più grande di noi”, ha detto Biden, accusando il presidente americano di avere sottovalutato la situazione. Per Sanders, Trump sta “minando e indebolendo la posizione di medici e scienziati che cercano di aiutare il popolo americano”.

Il candidato socialista ha puntato sul “Medicare for all”. Ma Biden non ha condiviso. “Il sistema sanitario universale in Italia – ha chiosato – non ha potuto evitare la diffusione della pandemia di Coronavirus”. Eppure, per Sanders è proprio il nostro Paese “il modello da seguire”. I due sfidanti di Trump si sono dichiarati favorevoli a schierare l’esercito per le strade per contrastare il contagio da Covid-19.

Poi, il piccolo colpo di scena: Biden ha promesso che sceglierà una donna come vicepresidente. I media americani commettono possa trattarsi di una senatrice: Elizabeth Warren o Amy Klobuchar. D’altro canto, i commentatori più avvertiti erano convinti che Sanders potesse costringere Biden ad accettare alcune delle proposte politiche. In realtà, l’ex vicepresidente non ha “abboccato”. Ed è parso a suo agio nel dibattito “one-to-one”. Anche se la sua posizione sull’emergenza sanitaria è parsa ondivaga. Un fatto è evidente: nessuno dei due sfidanti è riuscito ad assestare il colpo decisivo.

Aggiornato il 16 marzo 2020 alle ore 18:15