Venezuela, Guaidò accolto come “nuovo leader”

Juan Guaidò è tornato a Caracas. Il presidente ad interim venezuelano, al suo rientro nella capitale, ha ricevuto il calore della folla. È stato consacrato come “nuovo leader” dalla sua gente. Atterrato all’aeroporto della capitale venezuelana, Guaidò si è presentato a Piazza Alfredo Sadel, dove ad attenderlo erano in migliaia. Il presidente ad interim ha sfidato apertamente Nicolás Maduro. Per ora senza conseguenze per la sua libertà. Infatti, il rischio che Guaidò fosse arrestato per ora è stato sventato.

“Presto – ha detto Guaidò – metteremo fine all’usurpazione. Non saranno le minacce e le persecuzioni che ci fermeranno. Siamo più forti che mai e il nostro sguardo si volge verso il futuro”. Da Washington è giunto un chiaro avvertimento a Maduro: “Non lo toccate o reagiremo”. Nelle ore precedenti al ritorno in Venezuela, si erano ripetuti gli appelli della comunità internazionale al governo Maduro perché rispettasse la libertà e l’incolumità fisica del leader dell’opposizione. È intervenuto anche il vicepresidente americano Mike Pence. “Qualsiasi minaccia – ha twittato – violenza o intimidazione contro di lui non sarà tollerata e avrà una risposta rapida”.

Guaidò, oltre agli Stati Uniti, ha ringraziato i governi sudamericani che lo hanno sostenuto durante le sue due settimane all’estero: Colombia, Brasile Cile, Perù, Argentina, Paraguay ed Ecuador. Il leader dell’opposizione venezuelana ha reso omaggio alle vittime della repressione. Infine, ha promesso che continuerà a lavorare per fare entrare nel Paese l’assistenza umanitaria, perché “la dittatura può bloccare strade e reprimere. Ma non potrà fermare un popolo coraggioso che resta mobilitato in piazza”.

Aggiornato il 05 marzo 2019 alle ore 20:23