Per Macron il caso Benalla è “inaccettabile”

Emmanuel Macron condanna, senza mezzi termini, il caso di Alexandre Benalla. L’uomo, collaboratore del presidente francese, risulta indagato per le violenze del Primo maggio scorso a Parigi. Alcuni giorni fa la Procura ha annunciato di aver arrestato i tre funzionari di polizia sospesi per aver fornito a Benalla le immagini dei tafferugli in cui l’ex responsabile della sicurezza di Macron aggrediva i manifestanti al corteo. L’inquilino dell’Eliseo ha detto che “non ci può essere impunità per fatti inaccettabili. Nessuno è al di sopra delle leggi”. A breve sarà aperta un’inchiesta parlamentare sulla vicenda che sconcerta i francesi. Macron ha ammesso che si registrano dei “disfunzionamenti” all’Eliseo e ha chiesto al segretario generale della presidenza Alexis Kohler di formulare delle proposte per una riorganizzazione interna. Quel che è accaduto non deve più ripetersi.

Ieri sera il presidente francese ha convocato un vertice del comitato ristretto, a cui hanno partecipato il premier Edouard Philippe, il ministro dell’Interno Gérard Collomb, il portavoce Benjamin Griveaux e il leader del partito di maggioranza En Marche! Christophe Castaner. Il silenzio di Macron, durato quattro giorni, è stato duramente criticato dalla stampa francese. Ma, ancora una volta, il presidente vuole evitare le mediazioni. Ha deciso che a breve si rivolgerà direttamente ai francesi quando “lo riterrà utile”. Una scelta che può essere letta come una sorta di messaggio di fiducia nelle indagini della giustizia.

Aggiornato il 23 luglio 2018 alle ore 13:00