Per Macron il caso Benalla è “inaccettabile”

lunedì 23 luglio 2018


Emmanuel Macron condanna, senza mezzi termini, il caso di Alexandre Benalla. L’uomo, collaboratore del presidente francese, risulta indagato per le violenze del Primo maggio scorso a Parigi. Alcuni giorni fa la Procura ha annunciato di aver arrestato i tre funzionari di polizia sospesi per aver fornito a Benalla le immagini dei tafferugli in cui l’ex responsabile della sicurezza di Macron aggrediva i manifestanti al corteo. L’inquilino dell’Eliseo ha detto che “non ci può essere impunità per fatti inaccettabili. Nessuno è al di sopra delle leggi”. A breve sarà aperta un’inchiesta parlamentare sulla vicenda che sconcerta i francesi. Macron ha ammesso che si registrano dei “disfunzionamenti” all’Eliseo e ha chiesto al segretario generale della presidenza Alexis Kohler di formulare delle proposte per una riorganizzazione interna. Quel che è accaduto non deve più ripetersi.

Ieri sera il presidente francese ha convocato un vertice del comitato ristretto, a cui hanno partecipato il premier Edouard Philippe, il ministro dell’Interno Gérard Collomb, il portavoce Benjamin Griveaux e il leader del partito di maggioranza En Marche! Christophe Castaner. Il silenzio di Macron, durato quattro giorni, è stato duramente criticato dalla stampa francese. Ma, ancora una volta, il presidente vuole evitare le mediazioni. Ha deciso che a breve si rivolgerà direttamente ai francesi quando “lo riterrà utile”. Una scelta che può essere letta come una sorta di messaggio di fiducia nelle indagini della giustizia.


di Manlio Fusani