Avvelenamento Skripal, Johnson minaccia il boicottaggio dei mondiali di calcio

Boris Johnson minaccia il boicottaggio dei mondiali di calcio in Russia. La vicenda dell’avvelenamento dell’ex spia Sergej Skripal e della figlia Yulia ha scosso il Regno Unito. Per queste ragioni, il ministro degli Esteri britannico non fa sconti.

Sono queste le ultime novità sul caso scoppiato ieri a Salisbury, nel sud dell’Inghilterra, quando un uomo e una donna hanno perso coscienza seduti su una panchina davanti a un centro commerciale.

Un testimone ha riferito che la donna “sembrava svenuta. Lui, invece, faceva strani gesti con le mani”. Al momento non si conoscono le circostanze dell’episodio. Chi hanno incontrato prima di accasciarsi su quella panchina?

Un fatto è certo. I reparti anti-contaminazione radioattiva, con uomini avvolti in pesanti tute e scafandri, hanno esplorato tutta la zona. Le indagini continuano ancora. Anche se non è ancora stata resa nota la sostanza, secondo indiscrezioni si tratterebbe di polonio. L’uomo e la donna sono ricoverati “in condizioni critiche” in ospedale.

Dmitrij Peskov, il portavoce di Putin, ha detto di “non avere informazioni su questa tragica vicenda e su cosa possa averla causata. Ma siamo pronti a offrire qualsiasi cooperazione alle autorità britanniche”.

Per Johnson “è prematuro fare congetture sull’inquietante incidente, ma vi sono sospetti al riguardo”, definendo la Russia come “maligna e dirompente”.

Ma c’è di più. Il ministro degli Esteri britannico ha detto che, “se i sospetti di una responsabilità di Stato della Russia saranno confermati, il Regno Unito reagirà in modo appropriato e fermo”.

Johnson ha evocato la mancata partecipazione ai mondiali di calcio in Russia. “Sarebbe difficile − ha detto − procedere normalmente”.

Aggiornato il 02 maggio 2018 alle ore 14:47