Volkswagen: svelata l’Europa tedesca

E adesso la Spagna. Dopo la Grecia, arriva la botta della Catalogna che vuole essere indipendente, con la vittoria al voto dei separatisti. E così via. Si andrà avanti così finché l’Europa non verrà riscritta. Sarà la caduta esasperata di un tassello dopo l’altro finché non si azzererà questa Europa, che, da Grexit e adesso Catalexit, dà segnali di esplosione/implosione. Bisognerà che l’Europa tedesca cominci a chiedersi come mai tutte queste exits. Si ripete lo schema, ovvero i popoli vengono trascinati dagli imbonitori leader populisti di turno a dire “no” a questa Europa, e la Merkel, autoproclamatasi capa del disastro chiamato Europa unita, con la troika corre a trafficare per mantenere la situazione così come è: i Paesi scoppiati e “ribelli” colonizzati e di fatto sottomessi. Belle prospettive questa Europa! Non bisognerebbe aspettare l’implosione ma mettersi intorno ad un tavolo e ricontrattare l’Europa politica. Ci vuole un centro politico, che ridefinisca e riordini l’intera struttura europea. Con lo scandalo Volkswagen sta venendo fuori, ammesso ce ne fosse stato bisogno, la determinazione con cui la Germania ha imposto e tuttora impone al resto dell’Europa regole che lei stessa non rispetta. Non solo. L’economia tedesca, imposta uber alles tramite le “regole” rigorosissime e non scritte sui Trattati, si è fatta forte, si pensi alla zona franca creata per le sole banche regionali tedesche, le Landesbank sottratte alla vigilanza unica europea o al surplus economico consistentissimo creato a svantaggio degli altri e per il quale si trattiene dal potenziare ed ampliare la domanda interna, quasi l’ottanta per cento di quello dell’intera Eurozona. Atti e provvedimenti, come il fiscal compact, non Trattati, rigorosamente applicati ai Paesi europei ma nei fatti ritenuti “superati” per la sola Germania che ha così consolidato progressivamente le proprie basi produttive. Così mentre l’Italia chiedeva all’Europa tedesca “flessibilità” sconoscendo i Trattati che pure ha siglato, mentre la Francia si è messa a rimorchio della Germania pensando di farla franca per sè, la Germania ha fatto, nell’ultima decina d’anni, un vero e proprio shopping di aziende estere, o ad esempio basta guardare la Deutche Bank che ha invaso di propri sportelli la nostra Penisola, la Germania ha delocalizzato e si è estesa comodamente sul bel territorio greco, tenuto sempre a un passo dal default; la Germania ha attirato a sé capitali dall’estero avendo ridotto il peso del debito sovrano rispetto al Pil, ed il titolo di Stato tedesco, il bund, è divenuto ed oggi è il criterio di riferimento con cui misurare il grado di “solvibilità” degli altri Paesi membri. La Germania dell’Europa tedesca della Merkel è diventata il “miracolo” economico, l’emblema ad esempio delle dubbie, illegittime e sballate “regole” europee, si ripete mai scritte nei Trattati.

Oggi, con affluenza record alle urne (almeno lì li fanno votare) hanno vinto in Catalogna i separatisti guidati da Artur Mas i quali hanno preso la maggioranza dei seggi. Interessante il percorso con cui ciò è successo. Siccome il governo spagnolo aveva impedito a Mas di indire una consultazione popolare sull’indipendenza, i secessionisti hanno sciolto l’assemblea regionale e trasformato la rielezione in referendum pro o contro secessione. La realtà trova sempre una via, la forza non si spegne né si soffoca. Il rinnovo del Parlamento è diventato un referendum. Questa Europa ha avversato fino a quanto ha potuto l’indipendenza dei catalani, per la precisione ostacolando e premendo per impedire il loro voto, il diritto al voto della popolazione catalana. I catalani hanno restituito il tutto con una botta potente a questa Europa, non all’idea originaria, bensì a questa Europa a marchio tedesco.

In Italia è stato addirittura rimosso il governo eletto dal popolo italiano. Berlusconi al governo si oppone a questa Europa? Cacciato. Berlusconi apre e mantiene un rapporto privilegiato con Putin? Sanzioni alla Russia. Per mano del vetero-comunista Napolitano, la Germania europea ha trionfato ed arriverà a colonizzarci, l’azione è già in corso. Spodestando in Italia l’ultimo governo eletto dagli italiani, sono stati infatti messi, imponendoli non eletti, a fare “formalmente” le “riforme” inutili, servi sciocchi e proni quali Monti, Letta e Renzi. Oggi viene fuori che grazie a quel surplus con cui la Germania turlupinava gli altri Paesi europei, si è fatta grande e imbrogliando per i propri interessi di bottega. La Volkswagen era ed è una macchina economica avendo scaricato i costi di fatto sugli altri Paesi. Si ricordi che l’intera economia tedesca è trainata dall’auto.

L’Italia deve esprimersi e andare al voto, a votare democraticamente. Non si bypassano i popoli, perché comunque, in qualche modo, più prima che poi, si fanno sentire. Forte.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:02