L’errore storico dell’accordo con l’Iran

Prima gli americani si liberano di Obama, meglio staranno. Per fortuna il Congresso Usa potrà impugnare quanto deciso. Sul piano internazionale Obama non ne ha “imbroccata” una. Il 2 aprile sera si è gloriato dell’intesa raggiunta con l’Iran che premia in realtà le mire dell’Iran, non a caso il leader israeliano Netanyahu ha parlato di un “pessimo accordo”.

Nell’“accordo” di cui va tanto stoltamente fiero Obama, seguito da un’Europa che più stupida non si può, non ci sono regole in grado di garantire il controllo sull’Iran, né norme che impediscano agli ayatollah di azionare le ben seimila centrifughe per l’arricchimento della bomba atomica. Il vanesio Obama si è riempito la bocca per un “accordo” con un Paese, l’Iran, storicamente inaffidabile e pericoloso.

L’Iran, con l’errore storico di Obama, incamera e porta a casa quanto ha sempre voluto, anzi molto più di quanto abbia sempre voluto e su cui ha “baccagliato” da oltre dieci anni di trattative. Firmando agli occhi del mondo di non superare formalmente una certa soglia, quale limite per l’arricchimento dell’uranio, l’Iran continuerà infatti comunque, nella pratica, la sua corsa alla bomba atomica, senza farlo sapere perché nessun controllo potrà verificarlo, e in compenso avrà guadagnato in “dialogo” internazionale, prendendo fondamentalmente in giro il mondo occidentale.

L’incontro che si è svolto a Losanna tra la delegazione della Repubblica islamica e i P5+1 si è concluso con una progressiva quanto inesorabile “calata di braghe” da parte dei nostri contraenti con concessioni su concessioni per paura della figuraccia che l’amministrazione Obama avrebbe fatto a casa propria, e platealmente, con un niente di fatto. In altre parole, per evitare il disdoro a Obama, abbiamo oggi più atomica e un Iran che, “grazie” all’errore, pretenderà di prevalere sempre più. Si ricordi inoltre che per gli iraniani le donne non hanno nessun valore, e questa Europa insensata ha fatto la parte di non avere avuto nemmeno i problemi di disdoro statunitensi tanto è giunta già priva di stima e onore davanti agli occhi iraniani. In pratica i fallimento di Obama è stato ritenuto peggiore del rifilarci un Iran ancora più pericoloso e attrezzato atomicamente. L’Iran ha soddisfatto infatti in pieno tutte le proprie richieste a partire dalla volontà degli ayatollah di non firmare alcun accordo cornice o promessa ad essere sollevato dalle sanzioni unicamente solo dopo l’entrata in funzione dell’accordo. Tutto ciò che gli iraniani hanno voluto e volevano è stato “digerito” da Obama, per evitare disdoro in patria. E questa stolta Europa dietro, a seguire beceramente. L’accordo/errore storico avrà durata di soli dieci anni che, misurati in termini di ambizioni e progetti nucleari iraniani, sono un soffio temporale. Se a giugno 2015 si perfezionerà l’Iran potrà proseguire l’arricchimento dell’uranio, manterrà le 6000 centrifughe in funzione e pienamente in funzione le centrali di Fordo e di Arak.

Il leader israeliano Netanyahu, dopo avere gridato nel deserto degli stolti che si tratta di un fatale errore storico fatto da Obama, ha ricordato al mondo che nello stesso momento in cui firmava a Losanna, l’Iran sta attuando ferocemente azioni espansionistiche imperialiste in Siria, in Iraq, in Yemen e in Libano. Per questi Paesi, constatare un Obama strategicamente disperato e la cecità occidentale è un colpo ferale loro inferto con brutale violenza.

L’Iran non ha e non riconosce i diritti umani fondamentali e solo ieri ha affermato che la distruzione dello Stato d’Israele non è negoziabile. A cosa servirà averlo detto quando ci sarà stato un nuovo Olocausto? Chi renderà conto e come delle scelleratezze di oggi? Chi pagherà il conto di questo Obama e di questa Europa? Il drammatico errore di oggi determinerà la nuclearizzazione del Medio Oriente degli sciiti estremisti e violenti, degli ayatollah della Repubblica islamica, alla faccia e in spregio ai sauditi e agli egiziani, cioè dei mussulmani sunniti moderati pietrificati nel vedere fare ciò.

Obama ha messo la firma, con questa Europa imbecille, al conflitto mondiale più aspro e temuto di domani.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:08