A Parigi gli ebrei non sono al sicuro

Hai voglia dire che il premier Benjamin Nethanyahu fa “propaganda” per la propria rielezione, come sostengono i vari Moni Ovadia, quando invita gli ebrei a lasciare Parigi e la Francia, ma anche il resto d’Europa, dove la presenza di tanti nazi islamici ormai rende poco al sicuro la loro stessa esistenza.

E’ bastato solo che un giornalista israeliano facesse l’esperimento di mettersi la kippah in testa e girasse per gli arrondissement della banlieu della capitale francese per spostare gli assi cartesiani di nuovo in favore dell’invito all’alya. Zvika Klein, cronista del sito Nrg, ha ricevuto insulti, sputi e per poco ha schivato un paio di aggressioni.

Lui si era limitato a girare muto per i quartieri visitati semplicemente ostentando appena il copri capo religioso ebraico. Nel video pubblicato poi sul canale Youtube del sito per cui lavora Zvika (video), si vedono chiaramente le sequenze a dir poco inquietanti. "Nelle zone turistiche - ha affermato in seguito lo stesso Klein - l'atmosfera è relativamente calma.

Ma più ci si allontana verso le banlieue periferiche, più gli sguardi sono di odio, e i commenti, i comportamenti, mi fanno sentire a disagio". Per carità, tutte cose che già sapevamo. Ma allora perché prendersela con Nethanyahu? Israele è nel mondo l’unica patria sicura per tutti gli ebrei del mondo. Certo non c’è la Germania nazista degli anni Trenta a dominare l’Europa. Ma sono bastati gli appeasement vigliacchi di tante nazioni europee all’integralismo nazi-mussulmano per produrre una situazione non molto differente.

Poi adesso, come se non bastasse, che ci si è messo di mezzo anche il Califfato dell’Isis..

@buffadimitri

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:59