Agli Usa non piace l'Obamacare

Altra doccia fredda per Barack Obama: dopo i dati sulla disoccupazione, adesso è la sanità che inizia a costituire un grattacapo per la Casa Bianca. In attesa di un giudizio della Corte Suprema, sulla costituzionalità della riforma sanitaria (Obamacare), un sondaggio rivela che la maggioranza assoluta degli americani è contraria. Il 56% rifiuta la nuova legge, il 44% la accetta, secondo un sondaggio Reuters pubblicato ieri.

Il dato grezzo va comunque scomposto per categorie e per singoli quesiti, per essere capito. Prima di tutto, gli intervistati si dividono in base alle linee dei partiti. Fra coloro che si definiscono “Repubblicani”, l’86% è contrario e solo il 14% è a favore. Fra i contrari, il 71% la respinge perché la considera una legge ingiusta, il 29% perché non la ritiene sufficiente. Fra i rispondenti che si definiscono “Democratici”, il 75% appoggia l’Obamacare, il 25% la respinge. Con un quarto dell’elettorato di sinistra contrario, il sostengo popolare dei Democratici alla riforma può dirsi decisamente “tiepido”. Fra i contrari, il 49% la ritiene una legge ingiusta, il 51% non la ritiene sufficiente. Il dato più preoccupante, per Obama, è però quello sugli “indipendenti” (né Democratici, né Repubblicani), l’elettorato che ha sempre determinato la sconfitta o la vittoria di ogni presidente. Ebbene, il 73% degli indipendenti respinge l’Obamacare, solo il 27% la approva. Il dato è ancor più inquietante per i Democratici, considerando che è in crescita: ad aprile, quando la Corte Suprema aveva appena iniziato a studiare il caso, il 63% degli indipendenti era contrario all’Obamacare. Adesso il 10% in più ha perso fiducia nella riforma sanitaria del presidente. E, fra gli indipendenti che oggi rigettano l’Obamacare, il 33% è contrario perché la ritiene insufficiente, ma il 67% la rifiuta tout court.

Le idee politiche e le prese di posizione partitiche, comunque, non danno ancora un quadro completo dell’opinione degli americani. E allora è meglio addentrarci nei singoli quesiti sull’Obamacare, per capire i motivi di un rifiuto così diffuso. Troviamo qualche sorpresa. Ad esempio, scopriamo che l’82% degli intervistati è d’accordo con i contenuti della riforma, nel momento in cui prescrive l’obbligo per le assicurazioni di coprire anche persone già malate o a forte rischio. Il 61% condivide la riforma quando prescrive che i figli restino sotto la copertura assicurativa dei genitori sino al 26° anno di età. Le persone a rischio (o già ammalate), i minorenni e i giovani studenti sono, in effetti, le fasce di popolazione che corrono maggiormente il pericolo di finire sul lastrico per infortuni o malattie: una disgrazia sulla disgrazia. Gli americani sono convinti che si tratti di un bug nel sistema sanitario che deve essere corretto. Ma il 61% degli americani è anche convinto che sia sbagliato imporre l’obbligo di assicurarsi. Ed è questo che determina il risultato finale. Gli americani dimostrano ancora una volta di attribuire più importanza alla libertà individuale rispetto a qualsiasi altro valore. Va bene correggere gli errori del sistema sanitario. Purché lo si faccia con metodi volontari, di mercato, non con riforme calate dall’alto del governo.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:21